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Terapie folli e abusanti: Come riconoscerle e difendersi?






Le autrici Margaret T. Singer e Janja Lalich, nel loro libro dal titolo "Psicoterapie folli" che io ritengo tutti gli psicologi dovrebbero leggere, delineano l'identikit di quelle terapie fallaci che vengono proposte, da altrettanti fallaci ed improvvisati terapeuti, per risolvere tutti i problemi dei loro clienti.

A questi ultimi viene promesso che "risolveranno i loro problemi" analizzando magari vite precedenti, oppure "rinascere" inscendando parti immaginari. Tecniche che, pur apparendo miracolose, risultano assurde e pseudoscientifiche e comportano il più delle volte, per il paziente che è già in uno stato di vulnerabilità, onerose perdite di tempo e denaro, ma anche danni psicologici ben più gravi.

In Italia una sentenza del 22 Agosto 2017, la n.39339 sottolinea che è sufficiente il fine di "incidere sulla sfera psichica" della persona per configurare l'abuso della professione dello psicologo.

Quindi usare "terapie folli", "alternative", non scientifiche, "a taglia unica" (ovvero l'applicazione dello stesso modello per tutti i propri pazienti), a volte mescolate con strani "percorsi spirituali", con l'aggravante della mancanza di una formazione specifica di chi si improvvisa come Maestro, Guaritore o Terapeuta, risulta essere estremamente pericoloso per chi ha necessità di essere aiutato.

In questo articolo riprendo una valida spiegazione di uno dei folli esercizi che hanno portato all'accusa definitiva di abuso della professione di Arkeon, raccontati da una ex partecipante.





Theresia, una delle testimoni principali del processo, spiega, dopo aver visto l'intero video, di cui sopra ho pubblicato uno stralcio esemplificativo:


"Dopo aver eseguito una serie di esercizi .... i partecipanti vengono fatti sdraiare a terra sugli asciugamani/coperte che hanno portato.

Chi, guardando quello che è stato fatto fare finora ai partecipanti durante il ki training, abbia pensato che questi esercizi non si discostano molto, in fin dei conti, da quelli che si possono eseguire in un qualsiasi club vacanze, è pregato di seguire con attenzione quello che vedrà da qui in avanti.


Il conduttore (comanda): inspiro ed espiro. Durante i primi tempi della vita intrauterina fino agli ultimi mesi di gestazione, esistono … il riflesso della respirazione, poi useremo solo ed esclusivamente la parte alta del torace per cui manderemo l’aria, attraverso la bocca aperta, nella parte alta del torace, per cui inspiro ed espiro attraverso la bocca nella parte alta del torace. Inspiro ed espiro, inspiro ed espiro … torace, inspiro ed espiro attraverso la bocca aperta, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro.

Da notare come il conduttore stia aumentando il ritmo delle sue istruzioni. In questo modo i partecipanti sono portati a respirare sempre più velocemente e senza pause fra l’inspirazione e l’espirazione come si può notare al 1:12:40. Una donna, F. l’assistente del ki training e altri collaboratori maestri del conduttore, girano fra i partecipanti appoggiando una mano sul petto di chi non respira abbastanza in fretta per aiutarlo ad aumentare il ritmo di respirazione.

Conduttore: … completo; inspiro ed espiro nella parte alta del torace inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, seguendo il respiro veloce e pieno nella parte alta del torace inspiro ed espiro, nela parte alta del torace, la bocca aperta, elimino le pause tra la inspirazione e la espirazione e rendo il respiro circolare e pieno inspiro ed espiro, inspiro ed espiro (taglio video) … la inspirazione, inspiro ed espiro,

Da notare che il conduttore invitava i partecipanti ad espirare ‘facendo sentire il suono dell’aria che esce’. Invito chi guarda questi video a provare ad immedesimarsi nelle persone che vede, che non solo stavano da tempo respirando senza intervalli, con tutto ciò che questo comporta a livello fisico, ma lo facevano anche con tutti i lamenti degli altri nelle orecchie, lamenti che presto diventeranno per molti conati di vomito, pianti disperati e urla. Da tenere anche ben presente che, prima di questo momento, a nessuno veniva detto che durante il ki training si sarebbe fatta una seduta di respirazione forzata, a nessuno venivano spiegati gli effetti di questa respirazione e poi, dopo, questi effetti venivano interpretati dal conduttorecome ‘processi della persona’ che la seduta aveva portato a galla.

Elimino le pause tra inspirazione ed espirazione (il conduttore gira fra i partecipanti col bastone e tocca il torace a chi non respira abbastanza rapidamente e senza pause) nella parte alta del torace e voglio sentire il sound dell’aria, non della voce ma solo l’aria; inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro (taglio video).

qui si nota come una delle aiutanti spinga velocemente il torace di una partecipante per non farle perdere il ritmo. Cominciano già a sentirsi, ben chiari, i pianti di alcuni.

Il conduttore: cerco la massima estensione del mio respiro senza pause nella parte alta del torace con la bocca aperta.(1:15:30) Cominciano a manifestarsi i devastanti effetti di questa respirazione forzata e prolungata perché ricordiamoci che questo esercizio veniva protratto per un’ora e mezza o più.

Il conduttore: inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro (incalza i partecipanti) nella parte alta del torace inspiro ed espiro, inspiro ed espiro nella parte alta del torace … inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro senza pause nella parte alta del torace, con la bocca aperta, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro, inspiro ed espiro (continua a ripetere queste frasi mentre il video si sposta ad inquadrare partecipanti che stanno visibilmente male SENZA POSSIBILITA’ CHE VI SIA DA PARTE MIA UN VIZIO DI INTERPRETAZIONE! come alcuni volevano far credere quando ancora questi video non erano disponibili e sotto gli occhi di tutti. Adesso si può vedere chi interpretava cosa nei vari blog degli adepti che difendevano e difendono l’ illuminato metodo di evoluzione personale che il Maestro sosteneva di avere creato).

Il conduttore: il corpo è abbandonato alla forza di gravità della terra ed è completamente immobile. Quello che avviene è quasi un senso, fra virgolette, di una soglia dove la paura è quella di perdere il controllo. Inspiro ed espiro, inspiro ed espiro nella parte alta del torace (ripete ‘inspiro ed espiro ’ varie volte).

Prego di notare lo stato dei partecipanti dopo circa un’ora di respirazione forzata e chiedersi se è lecito fare questo a persone ignare perché, ripeto, nessuno sapeva, prima di farlo,a quali pratiche sarebbe stato sottoposto durante un intensivo. Ciò che veniva detto, dal Maestro, dai suoi maestri e da chi l’aveva fatto, era che ‘l’intensivo è uno strumento potentissimo di crescita personale, uno strumento che ti permette di ‘andare dentro ai tuoi processi’."


E gli effetti devastanti immediati di quell'esercizio sono bene evidenti.


L'esercizio sopra raccontato rientra nella "terapia del rebirthing", un processo terapeutico che punta il focus attorno al processo di nascita e di rinascita.

Secondo il fondatore, Leonard Orr, la nascita è un evento che implica sempre un trauma, soprattutto per problemi di respirazione. Leonard Orr, che sviluppò le sue teorie passando molto tempo in una vasca da bagno, dove pare avesse le sue "rivelazioni", si era formato nel movimento del potenziale umano e per qualche tempo aveva anche lavorato con Werner Erhard fondatore del gruppo est, a sua volta

proveniente dalla Dinamica Mentale e da Scientology.

Il rebirthing è una delle forme di "terapia della regressione" che, da sole od unite ad altre tecniche, secondo Singer e Lalich “combinano la suggestione, la fantasia guidata e l’ipnosi, per incoraggiare una forte regressione” che per alcune persone può essere psicologicamente disastrosa.


E' con Jim Leonard, però, che otteniamo le tecniche più recenti del rebirthing. Egli allontanandosi dal concetto di rinascita teorizzato da Orr, si concentra sull’esperienza di liberazione e sulla guarigione dei modelli negativi di pensiero. I risultati di guarigione, secondo lui, non dipendono più dall’esperire una nuova nascita, il cui ricordo può addirittura interferire con il processo di integrazione, ma dall’abbracciare l’esperienza umana della vita. Leonard parla di Vivation. Quest'ultima, secondo Leonard, lungi dall'essere una terapia, può essere descritta come una pratica spirituale con lo stesso status legale delle più antiche pratiche spirituali (Zen, Tai Chi Chuan, yoga) tanto che, il suo inventore, auspica di ottenere un medesimo riconoscimento.

Secondo Vivation quindi è possibile superare i propri problemi mediante i suoi 5 elementi

1. Respiro circolare

2. Rilassamento completo

3. Consapevolezza nei dettagli

4. Integrazione nell’estasi

5. Lo stai facendo perfettamente – è sufficiente la disponibilità


Come afferma la Dottoressa Cristina Caparesi nel suo studio su questa "terapia", la dicotomia inneggiata da Leonard sembra, tuttavia, solo un gioco di parole perché sensazioni, emozioni, pensiero sono sicuramente collegate tra loro ed interagiscono con il corpo attraverso il sistema nervoso e gli organi di senso.

Ancora una volta, ci troviamo dinnanzi a tecniche la cui efficacia non è mai stata dimostrata nè clinicamente nè scientificamente e affidarsi a 'terapeuti' o 'maestri' che sostengono teorie infondate comporta notevoli rischi.

Singer e Lalich sostegono che: le terapie folli promuovono i miti e perpetuano la confusione. Tenendo questo bene a mente, i clienti dovrebbero dare retta al suggerimento della scrittrice Charlotte Bronte: "Guarda bene prima di saltare".


L'incitazione è un chiaro invito a diventare "consumatori responsabili" soprattutto quando dobbiamo occuparci della nostra salute.

E la Cassazione sopra citata ci offre uno strumento in più per tutelarci sostenendo che per l'accusa dell'illecito dell'abusivismo:


non è necessario che il soggetto non qualificato si avvalga delle metodologie proprie della professione psicoterapeutica, ma è sufficiente che la sua azione incida sulla sfera psichica del paziente con lo scopo di indurne una modificazione che potrebbe risultare dannosa.

Questo ci da’ un'ottima chiave per leggere anche le modalità d'azione di altri gruppi e guru, che ci promettono delle verità o delle implementazioni cognitive, ma da cui sarebbe meglio prendere le distanze. Ne parleremo ancora.


Bibliografia utile

  • Leonard J. (1993) “Analogie e differenze tra Vivation e Rebirthing” www.vivation.it

  • Marzari M. e Tinelli L. (2023) 7 sette e manipolazione mentale Piemme

  • Orr-Sondra Ray “Rebirthing in the New Age” Celestial Arts, Millbrae (California) 1977

  • Singer M. e Lalich J. (1996) Psicoterapie folli. Conoscerle e difendersi. Ed Erikson

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