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Gaslighting. Atto terzo. Tecniche di difesa

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Dal 21 novembre è possibile trovare questo nuovo saggio su Amazon e nelle migliori librerie.

Il libro, scritto assieme a Mara Scatigno, rappresenta il terzo atto di una trilogia che ha affrontato la tematica del garlighting a 360 gradi, indagando nell'ambito delle relazioni tossiche famigliari, lavorative e settarie.

Attraverso questo volume, le autrici narrano anche le loro esperienze personali, segnate da distorsioni della realtà orchestrate da mani esperte nel crimine organizzato.

Per avvicinarsi al cuore di questo libro, ecco alcuni stralci:



La disinformazione è la grammatica del gaslighting collettivo: non si limita a falsare singoli dati, ma costruisce cornici percettive che erodono, giorno dopo giorno, la fiducia del pubblico nel proprio giudizio. Quando il messaggio è orchestrato su larga scala, l’informazione diventa un dispositivo di mobilitazione emotiva capace di rendere plausibile l’impensabile e accettabile l’illecito. La storia ci ammonisce con la forza dei suoi esempi più terribili: quando la verità viene occultata o deformata, l’inganno serpeggia nelle vesti di normalità, e la falsa rappresentazione rassicurante finisce per imporsi come l’unica credibile, confondendo e neutralizzando la coscienza individuale e collettiva.



I messaggi manipolativi, orientati alla costruzione di fake news, hanno l’obiettivo di polarizzare e radicalizzare le masse, facendo accettare loro narrazioni falsificate, chiamate fake news o, in alcuni casi, campagne diffamatorie, quando la narrazione è animata dal solo scopo di delegittimazione. Entrambe noi autrici, in contesti diversi, siamo state bersaglio di massicce opere di screditamento, con esiti poi confluiti in iniziative di giustizia. In questo paragrafo ci si appresta a descrivere il caso che ha coinvolto una delle due.

Nel 2004 una serie di persone, dichiaratamente interessate a proteggere specifici ambienti settari, orchestrò una campagna diffamatoria sistematica per sabotare credibilità e professionalità di una di noi. Il meccanismo fu quello tipico della ripetizione coordinata: molteplici blog anonimi che diffondevano narrazioni inverosimili, sospetti reiterati, contestazione di titoli e meriti professionali.


Il libro non si limita alle parole: include anche immagini significative che documentano le azioni criminose e squadriste dei gaslighter che hanno tentato sistematicamente di danneggiarci.

Queste immagini non sono solo una testimonianza visiva, ma una denuncia tangibile delle strategie di manipolazione e violenza che taluni ritengono di esercitare indisturbati, facendole passare per "critiche pacate" o "diritto di satira" (ulteriore distorsione della realtà).


L'opera offre anche preziosi suggerimento per costruire resilienza, trasformando il dolore in forza e consapevolezza. Un percorso per rialzarsi, riconquistare la propria voce e trasformare la vulnerabilità in potere. Un atto di resistenza e un invito a trasformare la paura in coraggio, anche quando le istituzioni restano sorde e incapaci di affrontare la situazione.


"Il gaslighting non è solo una bugia: è una distorsione sistematica della realtà che ti fa dubitare della tua stessa sanità mentale. Ma riconoscere la manipolazione è il primo passo per riappropriarsi della verità" Robin Stern







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