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Il New Age fra secolarizzazione e nostalgia. Una ricerca sul senso religioso dei giovani,

di BARBARA RIVA, edizioni ‘Il Ponte Vecchio’, Cesena, 1997, pp.137

Negli ultimi decenni, si è affermata in tutto il mondo occidentale una cultura spirituale alternativa, prodotto delle trasformazioni che la società contemporanea ha subito in differenti settori: sociale, politico, culturale, tecnologico, economico, religioso, … New Age, letteralmente ‘Nuova Era’, sta a significare l’avvento di un’epoca nuova, che dovrebbe prendere il posto dell’attuale civiltà cristiana. La New Age con i suoi guru, maghi ed angeli, con il ricorso all’esoterismo, all’occulto e alla magia, offre nuovi strumenti per interpretare ed affrontare la vita e il mondo, garantendo all’essere umano la possibilità di recuperare la felicità perduta, l’armonia, la pace. Tale fenomeno, così vago e complesso, si propone come un amalgama sincretico di istanze spirituali, sociali e politiche eterogenee, che mirano alla trasformazione degli individui e della società, grazie alla nuova consapevolezza spirituale. Il sacro, dunque, lungi dall’esser stato posto in crisi, sembra oggi svolgere ancora una funzione vitale, benchè più complessa e di non facile interpretazione. Siamo di fronte ad una nuova spiritualità, quindi, non necessariamente legata alla fede in una divinità e che mette l’uomo al centro di ogni catechesi. Il pensiero olistico, a cui si ispira la New Age, difatti, ha influenzato l’atteggiamento verso la medicina, l’ambiente, la famiglia, la musica, il lavoro, la religione e la pace del mondo, insistendo sull’idea che l’individuo sia responsabile e capace di ogni cosa, dall’autoguarigione alla creazione del mondo.

L’opera indaga nell’universo del più moderno metanetwork spirituale, cercando di scoprire fino a che punto, esso stimoli e soddisfi il bisogno spirituale dei giovani, evidenziando anche i lati oscuri di questa ‘nuova cultura del sacro’. L’autrice, nei primi capitoli, accompagna il lettore nel complesso mondo della New Age, secondo un’attenta progressione: presentazione critica del fenomeno, riflessione sociologica sulle sue provocazioni e applicazioni nella cultura attuale. La New Age risulta così somigliare ad una struttura composta da tre reti o network, che pur avendo stesse ispirazioni di fondo, si propongono con caratteristiche contenutistiche proprie. Si individuano pertanto i filoni delle spiritualità alternative, delle politiche alternative e delle terapie ‘alternative’. Nulla di tutto questo corrisponde alla religione, ma piuttosto le tre reti testimoniano la presenza di nuovi atteggiamenti mentali nei confronti delle nuove forme del sacro. Questa caratteristica predominante del nuovo modo di rivolgersi al sacro, si traduce in una sorta di religione fai da te, perfettamente sostenuta e incoraggiata dalla New Age e che esercita una forte attrazione nel sociale, coinvolgendo sempre più simpatizzanti, anche se aderenti a qualche religione istituzionalizzata. Di notevole rilievo, a questo proposito, risulta la ricerca sulla religiosità di alcuni giovani studenti di Cesena, che evidenzia una sorta di sincretismo nel loro modo di intendere la spiritualità, che prescinde dalla loro appartenenza ad un qualsiasi movimento religioso. La ricerca ha inoltre evidenziato fra i giovani oggetto del campione, che la New Age, pur costituendo un importante richiamo per le nuove generazioni, alla ricerca di risposte a problemi universali meno dogmatiche e morali, risulta essere ancora, prevalentemente nella regione analizzata, più una questione di moda che di piena convinzione del singolo. Ma grazie alla qualità del messaggio che porta con se, sembra attecchire con facilità a livello sociale, sollecitando in tutto il nostro Paese veri e propri modelli imitativi di carattere spirituale.. Il lavoro si conclude con un’interessante resoconto di un’intervista che l’autrice ha fatto al cantautore Franco Battiato. Sebbene la sua musica e testi siano stati spesso definiti di stile ‘New Age’ dai critici, il cantautore sostiene di aver ‘cantato’ quelle idee ancor prima che la New Age nascesse, quasi a testimoniare che tale fenomeno spesso è il frutto di facili ‘etichette’, indipendentemente dal fatto che l’esigenza del sacro dell’uomo o la rinnovata possibilità dello stesso di provare a ricostruire il proprio mondo interiore, in pieno ottimismo e libertà, si concretizzi in un percorso di ‘spiritualità new age’. I pregi del volume sono: la chiarezza espositiva, il rigore scientifico del metodo di indagine, la completezza dei contenuti e un linguaggio fluido ed accessibile. Utile strumento di informazione per chiunque si occupi di questi temi sia a livello professionale sia per curiosità ed interesse personale.

Recensione di Lorita Tinelli pubblicata su  RELIGIONI e SETTE nel mondo, rivista trimestrale di cultura religiosa, n° 15, Anno 4 – Numero 3 – Settembre 1998, edita dal GRIS

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