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“Macchine per pensare…a un futuro migliore”: Varanini inaugura l’anno scolastico



NOCI (Bari) – E’ possibile far dialogare l’informatica e la filosofia? Questo l’interrogativo posto dall’ IIS “Da Vinci-Galilei”  con l’iniziativa “Macchine per pensare… a un futuro migliore!”, in occasione dell’inaugurazione dell’anno scolastico 2016/2017. Alla domanda quanto mai contemporanea ha risposto il prof. Francesco Varanini (Docente, Manager, e fondatore della prima facoltà di Informatica Umanistica presso l’università di Pisa) che ha incontrato alunni, docenti, genitori e la cittadinanza tutta il 19 settembre nell’auditorium dei Licei in via Repubblica.

L’incontro, alla fine del quale è stato consegnato ai docenti partecipanti un attestato valido per la formazione, si è aperto con un’esibizione musicale della band studentesca dell’istituto e con una presentazione generale della prof.ssa Fenisia Gramolini e della dirigente scolastica Rosa Roberto. A colloquiare col professor Varanini il dott. Nando Cannone, Umanista, Tecnologo, coordinatore del progetto di Alternanza Scuola-Lavoro della scuola e fondatore di Blue Web, che ha stimolato con numerose domande la discussione e l’argomentazione del professore. Si è partiti dalla definizione di “Informatica Umanistica”, vista come rottura delle individualità e partecipazione al dialogo tra mondo digitale e filosofia, disciplina che, secondo Varanini, può essere implementata con l’aiuto del calcolatore: fulcro dell’ “amore per il sapere” è il pensiero,  che rende tale l’essere umano. Infatti il computer, se ben usato, può aiutare a ragionare, “rendendo l’uomo più umano”. L’informatica, quindi, si configura come nuova filosofia e la macchina come mezzo di liberazione se usata in modo consono: Il pc libera l’uomo nella dimensione dei motori di ricerca, spazio infinito e indefinito nel quale ognuno può muoversi per acquisire conoscenza senza regole né filtri. Il computer, però, rende l’uomo “schiavo” se questo si conforma alle regole del web stesso: non sono vie di umanità e liberazione i social network, poiché in questi si viene a contatto con una realtà “finita”, con una rosa di persone e collegamenti già noti, con limitazioni imposte dai creatori di queste piattaforme. Il computer, quindi, diventa una “macchina per pensare”, all’interno della quale è contenuto un ipertesto dalle infinite possibilità, anche superiori a quelle di un normale libro: un testo impresso su un codice cartaceo ha il suo culmine con la stampa, mentre, per l’informatico umanista, il codice digitale permette un continuo ampliamento, un’edizione mai chiusa in se stessa, all’interno della quale, per le logiche del web 2.0, tutti sono chiamati ad essere contestualmente autori e fruitori.


Un altro tema trattato da Varanini, grazie a una domanda del dott. Cannone, è quello dell’ “Otium”: per il professore, nella vita di ogni uomo deve essere presente l’ “otium”, momento di separazione dal lavoro per dedicarsi al pensiero, alla meditazione e al filosofare. E’ impensabile dunque una logica del lavoro, “Nec-otium”, che si sovrapponga completamente alla vita, senza dare spazio all’essere umano di esser tale senza costrizioni; la via proposta da Varanini, invece, è quella di contaminare lavoro e “otium” e di sentire il lavoro una parte della vita. L’incontro, infine, si è concluso con i saluti istituzionali dell’assessore Lorita Tinelli e con il taglio del nastro tricolore da parte della dirigente scolastica, inaugurando l’anno scolastico 2016/2017.

Fonte: http://www.noci24.it/cultura/educazione/14172-macchine-per-pensare-a-un-futuro-migliore-varanini-inaugura-l-anno-scolastico-del-da-vinci-galilei

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