“La risposta a questo cambiamento la troviamo sia nella letteratura scientifica che nella casistica clinica”, ci spiega Lorita Tinelli, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità. “ll complottista è colui che usa un pensiero primitivo e quotidiano per analizzare la realtà, determinato dal primo cervello, quello emotivo, che non passa al vaglio della razionalità. Un modello intriso di pregiudizio e superstizione”.
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