NOCI (Bari) – Gli esperti delle attività educative del Centro Socio – Psico – Educativo Adelante hanno voluto riprendere un progetto che già avevano sperimentato durante l’estate, con i bambini del “7° Valley Camp – Estate 2011” e che aveva come tema l’integrazione e l’accettazione del diverso, con la finalità di sensibilizzare i bambini e i ragazzi verso particolari temi di carattere sociale quali l’integrazione, attraverso alcune abilità psico-motorie e attitudini alla duttilità.
Dato il mese e l’arrivo del Natale, il centro ha deciso di fare dei laboratori per realizzare un presepe animato, con la tecnica del cinema di animazione, stop motion, basata sull’animazione delle scene e dei personaggi. Questa volta, infatti, i beneficiari di quest’ultimo sono stati, più di venti bambini di Noci, dai 7 fino ai 10-11 anni, i quali nei locali della parrocchia di San Domenico che Don Vito Gentile ha messo a disposizione, hanno lavorato con la plastilina. Ciascuno ha dato il suo vigoroso contributo per la realizzazione delle scenografie, con l’occhio sempre attento degli educatori, che li hanno seguiti passo dopo passo. Il tutto minuziosamente fotografato, per la realizzazione del corto.
Le giornate in cui hanno lavorato i ragazzi sono state quattro mercoledì, dalle 18 alle 20 e ogni volta i bambini sono sempre stati puntuali anzi, si sono registrati sempre più iscritti. Il corto si chiama “Il presepe che si muove realizzato dai bambini con amore”. Il filmato sarà proiettato nella chiesa di San Domenico, grazie a Don Vito Gentile, il giorno 23 dicembre, e lì sarà possibile anche vedere il presepe permanente, che è stato costruito con la plastilina, la carta, il legno, con materiali semplici.
Sottolinea, la psicologa Lorita Tinelli: “I bambini che non si conoscevano per niente, poiché l’obiettivo principale era quello di farli lavorare insieme, infatti, non appartenevano alle stesse scuole, ma a istituti diversi, classi diverse, hanno partecipato attivamente collaborando tra loro e insomma alla fine è venuto fuori un bel gruppo complice, nello stesso tempo divertente, perché si è molto interessati”.
“Puntiamo molto sul discorso della facilitazione alla relazione attraverso l’attività – conclude Tinelli – e, quindi, tentiamo di integrare i bambini con età differenti, di estrazione sociale diversa, di formazione diversa, in maniera tale che l’uno impari dall’altro, col coordinamento degli educatori naturalmente e che insieme si possano realizzare delle cose pratiche, che possano ritornare in autostima, per ciascuno di loro. Favorire, quindi, da una parte le loro risorse naturali e dall’altra fargliele spendere per l’arricchimento reciproco tra bambini, il progetto è nato per questo motivo”.
Le educatrici fanno sapere che ci sono in programma molte altre attività che saranno rivolte ai minori, nello specifico, infatti, si occupano del sostegno scolastico individuale principalmente per quei soggetti con delle difficoltà e che hanno bisogno del sostegno del professionista.
Fonte: Noci24.it
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