Una giornata studio per sensibilizzare sui rischi delle pseudoscienze

Una giornata studio per riconoscere gli inganni e le trappole delle pseudoscienze. In un momento in cui le notizie non accurate o inventate di sana pianta proliferano sul web e si diffondono con estrema rapidità sui social è importante intervenire per dare la giusta interpretazione ai fenomeni e per fornirsi dei giusti strumenti per poter riconoscere gli imbrogli.

È questo l’animo con cui il Cesap, Centro studi sugli abusi psicologici, in collaborazione con il Master di Psicologia giuridica e neuropsicologica e forense dell’Università “Aldo Moro” di Bari e con il patrocinio dell’Ordine degli Psicologi di Puglia e dell’Università di Bari ha deciso di organizzare la giornata Studio dal titolo “Epistemologie controverse: pseudoscienza e libertà”, venerdì 24 novembre 2023, a partire dalle ore 8,30 nell’aula G. Contento dell’Università di Bari in piazza Cesare Battisti, 1.

L’ingresso è libero e possono parteciparvi tutti coloro che sono interessati all’argomento, che vogliano saperne di più e che abbiano delle curiosità da soddisfare. Alla fine di ogni sezione è previsto il dibattito durante il quale i relatori possono rispondere alle domande dal pubblico.

Durante la giornata sarà disponibile un opuscolo redatto dal dott. Luigi Corvaglia, con prefazione e conclusioni della dott.ssa Lorita Tinelli, riguardante il complottismo di Qanon. Il testo si propone di rendere evidenti le dinamiche oggi presenti nella società attuale. Il libro presenta in copertina uno dei disegni di Roberta Repetto, aiuterà a costituire un fondo per il sostegno alle vittime degli abusi psicologici

“Il Cesap da anni sensibilizza sulle pseudoscienze e su tutte le pratiche e modalità poste in essere per creare acquiescenza nell’individuo, impedendogli di autodeterminarsi. Quest’anno abbiamo pensato di realizzare questo progetto con la prof.ssa Curci, direttrice del master di II livello di Psicologia Giuridica e neuropsicologia forense dell’Università di Bari. Assieme a validi relatori discuteremo sull’etica delle pseudoscienze e sulle pratiche controverse, indagando i vari campi che facilitano la loro espansione, sollecitando consapevolezze e nuovi processi di pensiero per riconoscerne il pericolo e per difendersi – afferma la presidente del Cesap, dott.ssa Lorita Tinelli -. Ma anche attiveremo un dialogo con le istituzioni presenti, volto alla creazione di solide reti per il sostegno delle persone colpite da esperienze settarie, ma anche per un effettivo cambiamento culturale e di approccio a questo fenomeno”

Credi: Speciale TG1 del 3 febbraio 2019 (con mia intervista)

Speciale Tg1 St 2018/19 Credi! – 03/02/2019

Un viaggio nel mondo dell’esoterismo e della spiritualità. E’ il tema che coinvolge anno dopo anno, sempre più italiani: c’è chi decide di vivere in piccole comunità alternative, praticando riti magici e aspettando la reincarnazione, e chi invece agisce nell’ombra, nell’anonimato più assoluto della rete, manipolando le coscienze dei più deboli e mettendo a rischio i loro risparmi se non addirittura la loro salute. Maghi, ciarlatani, presunti guaritori, sensitivi ed esperti del paranormale incassano guadagni inaspettati: fino a 1000 euro per ogni “cliente”. E se a finire nelle loro mani sono ragazzi giovani o giovanissimi, i rischi possono essere ancora maggiori. In un reportage a cura di Rosita Rosa che attraversa l’Italia, dalla Valle d’Itria, in Puglia, fino alla provincia di Varese, raccoglie le testimonianze di chi ha vissuto, o ha pensato di vivere, esperienze mistiche o spirituali, al chiuso della propria stanza o in micro-comunità. Un racconto che si chiude nel Mugello, al Forteto, il caso-scuola di una comunità religiosa che per decenni ha accolto minori di famiglie disagiate e il cui “padre spirituale” è stato condannato, dopo lunghissimi processi, a quasi 15 anni di carcere per violenze e abusi sessuali.

Guarda qui la puntata

 

“Punti Cardi-Nali” di Eugenio Cardi: “Psicosette? Alla larga!”

Tutti sappiamo bene cosa stia ad indicare il termine “setta” e quanti significati quotidianamente gli affibbiamo a prescindere dal suo preciso significato etimologico, e sappiamo anche bene quanto questo inquietante e misterioso fenomeno sia molto ben diffuso in tutto il Mondo, fin dai tempi più antichi.

Ovviamente di sette ce ne sono di ogni genere, ma qui, oggi, in questo articolo, con precisione ci soffermeremo sulle cosiddette psicosette.

Cos’è quindi una psicosetta?

di Eugenio Cardi

Scopri di più su https://www.gaiaitalia.com/2018/02/25/punti-cardi-nali-di-eugenio-cardi-psicosette-alla-larga/#14te9hMTeMlXiwxr.99

Su La Gazzetta del Mezzogiorno di parla di sette e manipolazione mentale

Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 30 Agosto 2017

 

 

Da La Gazzetta del Mezzogiorno del 31 agosto 2017

Altro che satanismo, la vera emergenza sono le psico-sette

Si presentano come gruppi di studio che insegnano a potenziare la mente. Le vittime vengono manipolate, costrette a donare i propri averi e spesso a subire abusi sessuali. Manca la legislazione per colpirle. Le associazioni lanciano l’allarme: in tutta Italia sono più di 500

16 Gennaio 2016 – 15:30«In questi giorni stiamo seguendo il caso di una ragazza. È malata, avrebbe bisogno di cure, ma è stata convinta dal gruppo esoterico di cui fa parte a rifiutare ogni terapia. Teme che i farmaci potrebbero interrompere il suo cammino spirituale». Maurizio Alessandrini è il presidente dell’associazione familiari vittime delle sette. In tredici anni di attività ha conosciuto un migliaio di storie simili. Persone entrate in contatto con maghi e santoni, diventate vittime di abusi e violenze. Perché a volte, dietro un mazzo di tarocchi, non si nasconde solo folklore e tradizione. «Parliamo di sette criminogene – racconta Anna Maria Giannini, professore di Psicologia giuridica e forense alla Sapienza di Roma – Realtà che sfruttano le persone più fragili riducendole in schiavitù ed estorcendogli denaro».

Difficile avanzare stime precise. Tra gruppi di natura spirituale, pseudoreligiosa e affini c’è chi parla di almeno 500 sette in tutta Italia. Per qualcuno sono molte di più. Ancora più difficile è ipotizzare il numero delle vittime. «Non esistono dati universali – continua Anna Maria Giannini – Sicuramente è un fenomeno molto più diffuso di quanto non si creda». E così a cadere nella trappola sono i più insospettabili. Non solo anziani e sprovveduti, quello che colpisce è la trasversalità delle vittime: persone di buona istruzione e di un discreto livello culturale. Quasi sempre provenienti dalle grandi città del Centro e del Nord Italia. In comune hanno tutti due aspetti, la fragilità e l’isolamento. Spesso ad aprire le porte di una setta è un momento di debolezza: un lutto in famiglia, la separazione dal coniuge, una malattia. La fondatrice del Centro studi abusi psicologici Lorita Tinelli ormai conosce il meccanismo: «I santoni si avvicinano alle persone in difficoltà. Sanno rispondere al loro bisogno di essere ascoltate e comprese, alla ricerca di un senso di appartenenza». È l’aspetto più preoccupante della vicenda. Nessuno è al riparo dal rischio. «Può succedere a ciascuno di noi. Tutti attraversiamo momenti in cui siamo più fragili».

Le vittime vengono convinte a versare denaro, spesso oltre le proprie possibilità. Recentemente una signora ha dilapidato 350mila euro in consulenze spiritiche. Altre volte l’abuso diventa fisico. «Molti santoni pretendono prestazioni sessuali dalle proprie adepte»

Intanto il fenomeno sta lentamente cambiando forma. Fino a pochi anni fa la minaccia più diffusa era rappresentata dalle sette di carattere religioso. Negli ultimi tempi, invece, hanno iniziato a diffondersi nuove forme di aggregazione, le psicosette. «Il bisogno di spiritualità – continua Tinelli – incontra una risposta di tipo diverso: si propongono tecniche veloci di apprendimento, sviluppo della memoria, potenziamento della propria anima». I riferimenti spariscono, per certi versi il pericolo è persino maggiore. «Chi entra in una setta satanica sa già cosa lo aspetta – continua la fondatrice del Cesap – Chi entra in una psicosetta non è quasi mai a conoscenza delle finalità dell’organizzazione». Le stesse difficoltà le incontrano le autorità. Individuare e monitorare queste realtà è quasi impossibile: del resto nessuna si definisce una setta né si considera una religione alternativa. «Si presentano come associazioni culturali e scuole di formazione, organizzano seminari e corsi di studio». Dietro si nascondono sempre le stesse tecniche: la manipolazione della mente e la riduzione della personalità passano attraverso la capacità di allontanare le vittime dai propri affetti. «A volte – racconta Maurizio Alessandrini – le famiglie vengono considerate responsabili delle energie negative che gravitano sugli adepti. Si pretende silenzio e segretezza».

Il criminologo Marco Strano è il direttore scientifico dell’ambulatorio Antisette. Un’organizzazione di volontariato formata da appartenenti alle forze di polizia e un’equipe di psicologi, medici e legali. Da oltre dieci anni offre consulenze gratuite alle vittime di maghi e santoni. Anche lui condivide la preoccupazione: «Le psicosette stanno crescendo di numero, ormai sono molto diffuse» racconta. Spesso Strano e i suoi collaboratori partecipano sotto copertura agli incontri di queste organizzazioni. «Lasciano annunci per strada, in luoghi pubblici, promettono lezioni gratuite e giornate di studio. Magari a questi appuntamenti si presentano un centinaio di curiosi: a fine serata quasi tutti se ne vanno più scettici di quando sono entrati, ma 5-6 persone rimangono coinvolte». Di solito il secondo incontro è a pagamento. Iniziano le pressioni, poi uscire dal giro diventa sempre più difficile. Nella rete finiscono persone fragili, in difficoltà. «Magari avrebbero bisogno di un sostegno psicologico, e invece incontrano queste sette che li rovinano». Gli obiettivi sono sempre gli stessi. Le vittime vengono convinte a versare denaro, spesso oltre le proprie possibilità. Recentemente l’ambulatorio Antisette si è occupato del caso di una signora che in un anno di consulenze spiritiche ha dilapidato un patrimonio di 350mila euro. Altre volte l’abuso diventa fisico. «Molti santoni pretendono prestazioni sessuali dalle proprie adepte – racconta Strano – A volte dietro queste vicende si nascondono storie molto squallide».

Quasi sempre in Italia è impossibile perseguire i colpevoli. Negli anni Ottanta è stato abolito il reato di plagio. «E così se un maggiorenne si fa schiavizzare in una setta è molto difficile dimostrare che è stato manipolato»

Da questo punto di vista il satanismo rappresenta un aspetto particolare. «Anche in questi casi esistono situazioni di manipolazione mentale – rivela Lorita Tinelli – ma rispetto alle psicosette sono più limitati». Più frequentemente si tratta di rituali fai da te, organizzati da giovani come un atto di ribellione. Altre volte si tratta di adulti consenzienti che, spesso sotto travestimenti, consumano riti orgiastici. Fino a qualche anno fa gli incontri avvenivano nei boschi, in campagna, in luoghi riparati ma pubblici. «Da una decina d’anni – racconta Strano – queste attività si sono spostate nelle abitazioni private». Si tratta quasi sempre di gruppi molto piccoli, difficili da monitorare, non sempre immuni da abusi. Le associazioni hanno registrato diversi casi di violenze sessuali nei confronti di chi non accetta di partecipare ai rituali. Discorso simile, in parte, per le sette dedite al vampirismo. «Ce ne sono capitate diverse» ammette Strano. Ancora una volta si tratta di gruppi piccoli, formati da giovani. Rituali caserecci, tavolta organizzati sotto l’effetto di allucinogeni.

Anche nei casi più gravi, però, in Italia è impossibile perseguire i colpevoli. Negli anni Ottanta è stato abolito il reato di plagio. «E così se un maggiorenne si fa schiavizzare in una setta – racconta la professoressa Giannini – è molto difficile dimostrare che è stato manipolato». Le autorità possono intervenire in caso di violenza privata, sequestro di persona, circonvenzione di incapace. Talvolta si riesce a perseguire l’esercizio abusivo di una professione (quando il santone di turno si improvvisa medico o psicologo). Ma anche queste sono situazioni spesso molto difficili da provare. Per colmare la lacuna, all’inizio della legislatura il deputato Pino Pisicchio ha depositato alla Camera una proposta di legge per introdurre nel conduce penale il reato di manipolazione mentale. E questo perché, così si riconosce nel testo, «il dramma dell’adepto delle sette pseudoreligiose, sempre più diffuse nel nostro Paese, non trova oggi una fattispecie giuridica idonea a contenerlo». È un vuoto normativo pericoloso, che continua a lasciare impuniti centinaia di abusi.

Fonte: http://www.linkiesta.it/it/article/2016/01/16/altro-che-satanismo-la-vera-emergenza-sono-le-psico-sette/28936/

Manipolazione mentale e sette pseudo-religiose (Mentalità criminale)

ETTAsos

promuove il

III convegno annuale

Manipolazione mentale e sette pseudo-religiose (Mentalità criminale)

Porto Sant’Elpidio (Fm)
Villa Baruchello

Programma

ore 14:30 ritrovo dei partecipanti

ore 14:45 saluti delle personalità presenti, tra le quali Milena Sebastiani, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di PSE

ore 15:00 “I minori e le sette”, Antonio Marziale
Presidente dell’Osservatorio Nazionale dei Minori

ore 15:30 “L’influenza della religione sul diritto di famiglia e sulle violenze“, Elena Coccia
avvocato penalista, esperta in diritto di famiglia

ore 16:00 coffee break

ore 16:30 “Sette pseudo-religiose e psicosette“, Lorita Tinelli
presidentessa CeSAP, socia onoraria di ETTAsos, autrice del libro “Tecniche di persuasione tra i Testimoni di Geova”

ore 17:00 “Mentalità criminale in famiglia (Scena e retroscena da un uxoricidio)”, Ferrari Giovanna
madre di Giulia (uccisa dal genero), autrice del libro “Per non dargliela vinta”

ore 17:30 “Manipolazione mentale e scrittura: Charles Manson e simili“, Alessandra Lumachelli
Presidentessa ETTAsos, autrice del libro “Distruggere il muro del silenzio”

ore 18:00 dibattito

ore 18:30 chiusura dei lavori e saluti

Evento GRATUITO e APERTO A TUTTI, ma solo su PRENOTAZIONE a: infoettasos@gmail.com

Col patrocinio del Comune di Porto Sant’Elpidio e del Comitato Pari Opportunità del Comune di Porto Sant’Elpidio

Richiesti patrocini a Ministero dell’Interno, Regione Marche, Ordine degli Avvocati di Fermo, Università di Macerata, Università di Camerino

 

Manipolazione S.P.A. (Da Maxim di Aprile 2011, n. 14)