Nell’aprile 2006 Vito Carlo Moccia, dopo aver presentato un atto di citazione e una richiesta urgente di chiusura del sito del CeSAP, compila una identica denuncia a quella dei suoi allievi e maestri.
Segue la richiesta di archiviazione del PM Dr. Francesco Bretone
L’Avvocato di Vito Carlo Moccia deposita la sua memoria di opposizione alla richiesta di archiviazione:
Il Giudice per le Indagini Preliminari, Dott. Giovanni Abbattista risponde in questo modo, rigettando l’opposizione di Moccia:
Si fa presente che allo stato attuale il signor Vito Carlo Moccia è imputato, presso il Tribunale di Bari, per vari reati tra cui quello di CALUNNIA.
A seguito dell’atto di citazione e della richiesta urgente di chiusura del sito del CeSAP, il fondatore di Arkeon, Vito Carlo Moccia, fa predisporre dai suoi legali un kit da denuncia contro la sottoscritta e i medesimi due fuorusciti di Arkeon, che nell’aprile 2006 viene distribuito tra maestri, allievi e frequentatori di Arkeon.
118 membri di Arkeon (così come rilevato successivamente dall’indagine della DIGOS), compilano la denuncia predisposta con i propri dati personali e la depositano presso tutte le Procure d’Italia.
Il testo della denuncia
ALCUNE DELLE RISPOSTE DELLE PROCURE
La Procura di Monza
Richiesta di Archiviazione del PM, Dr VINCENZO FIORILLO
La risposta del GIP Dr.ssa Licina Petrella
Risultato: ARCHIVIAZIONE PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO
La Procura di Roma
Richiesta di archiviazione del PM,Dr. Fabio Santoni
La risposta del GIP Dr. Marcello Liotta
Risultato: ARCHIVIAZIONE PER INFONDATEZZA DELLA NOTIZIA DI REATO
La Procura di Ancona
1^ Sentenza del GUP Dr. Francesco Zagoreo
2^ Sentenza del GUP Dr.ssa Paola Mureddu
La Procura di Latina
Richiesta di Archiviazione del PM, Dr VINCENZO SAVERIANO
Risponde il GIP Dr.ssa TIZIANA COCCOLUTO
Esito: INSUSSISTENZA DELLA NOTIZIA DI REATO
La Procura di Bari
Nella Procura di Bari sono state archiviate altre denunce dai PM Dottori Giuseppe Scelsi e Francesco Bretone per gli stessi motivi, ovvero insussistenza del reato di diffamazione.
Nel frattempo è stato richiesto il rinvio a giudizio per ‘concorso in calunnia’ per coloro che ci hanno denunciato sapendoci innocenti
Per anni a Milano, in un prestigioso hotel sui Navigli, si sono tenuti seminari e incontri di Arkeon, una presunta psico-setta sgominata nei giorni scorsi dalla Digos di Bari. Dimenticavo, il link qui sopra è stato giustamente bloccato; trovate una copia cache qui.
Le accuse formulate dal Sostituto Procuratore della Repubblica del capoluogo pugliese, Francesco Bretone, contro sei esponenti del gruppo, sono pesantucce; associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di professione medica, truffa aggravata, violenza sessuale, violenza privata, calunnia. Abbiamo incontrato Silvia, una che questa storia la conosce bene. Già, perché lei in quella che secondo gli investigatori era una psico-setta, ci ha buttato cinque anni della sua vita, riuscendo poi faticosamente ad uscirne.
«Si entra in queste psicosette tramite il passaparola, in maniera casuale – racconta – una volta c’era la promozione tramite volantini, o spesso tramite amici. Vedi tutte queste apparentemente felicissime, che sprizzano gioia da tutti i pori, e quindi ti incuriosisci. Alla fine ho passato cinque anni dentro ad Arkeon».
Poi però le cose cambiano. E i guru più che alla salvezza delle anime, pensano all’estratto conto, visto che, come accertato durante le indagini, i seguaci dei corsi e dei seminari versavano cifre dai 250 ai 15mila euro. «Reati? Indubbiamente l’abuso della professione medica, a partire dall’ideatore di questo metodo, millantava delle lauree, quasi certamente fasulle». E poi altro, come violenze su minori, molestie sessuali da parte di alcuni sedicenti maestri del metodo:«C’erano persone, erano senza titolo di psicologo, era gente che magari faceva l’idraulico, il portinaio, e che si trovavano a manipolare la salute mentale della gente. Bisogna ricordarsi che nessuno è immune dall’ingresso in queste sette. Ci sono persone di tutti i ceti sociali, tutti ci possono cascare».
Per saperne di più, doveroso link al Ce.S.A.P. – il Centro Studi sugli Abusi Psicologici che da anni si batte contro ciarlatani, guaritori, e affini.
Fonte: blog.it