Le associazioni nocesi festeggiano i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza

NOCI (Bari) “Il 20 Novembre di ogni anno corre l’obbligo, dal mio punto di vista, di ricordare una convenzione firmata nel 1989 sui diritti dell’infanzia. Anche nel nostro stato democratico i diritti vengono disattesi, nonostante questa convenzione. Certo siamo molto avanti, ma fare gli interessi del bambino è un concetto che ancora dobbiamo maturare” queste le parole di Lorita Tinelli, assessore ai Servizi Sociali, sulla Festa per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenzache si è tenuta lo scorso 20 Novembre, giornata internazionale dei diritti dei minori, in Piazza Garibaldi.

“I simboli servono a rimarcare certe cose e a rileggere gli articoli della convenzione.” – continua l’assessore Tinelli, promotrice dell’iniziativa – “Mi auspico che così come è stata organizzata questa festa, in maniera semplice e spontanea, possa diventare più strutturata negli anni a seguire anche con amministrazioni differenti. Noi come amministrazione veramente abbiamo voluto questo, e voglio ringraziare tutti coloro che hanno detto sì al nostro invito”. Hanno collaborato, infatti, alla realizzazione dell’evento la Consulta delle Associazioni del Comune di Noci, l’Associazione Girandoliamo Insieme, la cooperativa Comunità San Francesco, il CESAP e l’associazione “Genitori e… Simpatizzanti” del comprensivo Gallo 1° circolo. Durante tutta la mattinata hanno intrattenuto i bambini alcuni artisti di strada: l’evento, ci spiega Antonio Di Oronzo, della comunità San Francesco, “oltre che per celebrare i diritti dei minori, è anche l’evento conclusivo di un’iniziativa che abbiamo svolto questa estate, un’attività educativa di strada realizzata qui a Noci e negli altri comuni dell’ambito”. Ad aumentare il divertimento anche Topolino e Minnie e i palloncini di Marianna Panna (ass. Girandoliamo Insieme); l’iniziativa, però, è stata anche momento di riflessione: appesi tutti intorno al “mini circo”, dei cartelloni realizzati dai bambini informavano sui diritti infantili, ed era presente anche un piccolo sportello di ascolto dei bambini e alcuni laboratori sul riconoscimento emotivo per i più piccoli e sull’identità per gli adolescenti ad opera degli psicologi Simona Baldassare e Felice Scaringella del CESAP. Quest’ ultimo ha dichiarato: “abbiamo qui esposti molti diritti sui cartelloni, ma per un minore tutti si riconducono al diritto alla serenità. Un minore deve crescere sereno, e sereno deve essere il modo di affrontare quelli che sono tutti i problemi che inevitabilmente arrivano per l’età adulta: diventare adulti sereni”.

Un ulteriore ringraziamento, da parte dell’assessore Tinelli e di Di Oronzo, è andato ai Vigili Urbani, che si sono dimostrati da subito disposti a chiudere la strada e hanno offerto man forte per la buona riuscita dell’evento. “Ci sono tantissimi genitori e nonni, e io sono contenta di questo” – ha concluso l’assessore – “perché loro dovranno portare il messaggio ai bambini, che molto spesso si divertono soltanto. Per me è un’iniziativa riuscita”.

Angelo Gentile

Fonte: http://www.noci24.it/cultura/educazione/14569-le-associazioni-nocesi-festeggiano-i-diritti-dell-infanzia-e-dell-adolescenza

Le nuove dipendenze

 

Evento patrocinato da: Ordine degli Psicologi della Regione Puglia, Regione Puglia, Comune di Bari, Comune di Noci.

Per tutto il mese di Maggio 2012 sono anche disponibili colloqui psicologici gratuiti presso lo studio in via P. Umberto, 16, previa prenotazione.

Altre iniziative organizzate nella provincia di Bari sono consultabili al seguente indirizzo web: http://www.psicologimip.it/bari/

Alcuni momenti della Conferenza

 

 

Appuntamenti per il Maggio di informazione psicologica

Dal 1 Maggio 2012 in tutta Italia circa 1000 tra psicologi e psicoterapeuti apriranno i loro studi per un colloquio gratuito di prevenzione e di informazione per l’intero mese.

Circa 900 sono gli incontri informativi e i seminari su tematiche psicologiche organizzati, ai quali chiunque potrà accedere in maniera gratuita.

Il MIP è organizzato da Psycommunity, la comunità degli Psicologi on line.

Per prenotare la tua partecipazione, consulta il PROGRAMMA MIP.
Per chiedere un colloquio psicologico gratuito consulta l’elenco  degli ADERENTI MIP.

Anche la sottoscritta partecipa attivamente alle iniziative MIP, mediante l’erogazione di colloqui gratuiti su prenotazione e coordinando i seguenti seminari:

 

07/05/2012 – dalle ore 17,00 alle ore 19,00

BALBUZIE E PROBLEMI DI LINGUAGGIO: CAUSE E PERCORSI POSSIBILI

Incontro a tema: L’evento di propone di riflettere sulle cause della balbuzie e dei problemi di linguaggio, presentando possibili strategie di recupero

Parole chiave: Balbuzie, ansia, recupero linguaggio

Durante l’incontro saranno illustrati, in maniera concisa, i problemi del linguaggio di più frequente riscontro in ambito scolastico, la loro individuazione e i possibili interventi originati dalle recenti sperimentazioni scientifiche sulla tematica.

E possibile prenotarsi sino al 4 maggio 2012

 

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10/05/2012 – dalle ore 18,00 alle ore 20,00

ELEMENTI DI BASE DELLA COMUNICAZIONE

Gruppo esperienziale: L’incontro si propone di offrire informazioni e spunti di riflessione, ai non addetti ai lavori, per una comunicazione efficace

Parole chiave: Comunicazione, autostima, relazione, ascolto

 

L’incontro verterà su un primo approfondimento teorico sui significati del comunicare e, mediante una attività di gruppo partecipata, permetterà di sperimentare migliori forme di comunicazione.
L’iniziativa, all’interno del progetto più generale del MIP (Maggio di Informazione Psicologica) si propone di avvicinare la psicologia e i suoi campi di applicazione alla cittadinanza.

 

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18/05/2012 – dalle ore 18,00 alle ore 20,00

GENITORIALITÀ A CONFRONTO

Gruppo esperienziale: L’incontro tra coppie di genitori e neo genitori si propone di offrire nuovi strumenti alla coppia che sperimenta l’esperienza della genitorialità, ma anche uno spazio per un confronto moderato con chi l’esperienza l’ha già iniziata.

Parole chiave: Genitorialità, genitori, benessere, problematiche

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Conduttori: Tinelli Lorita

30/05/2012 – dalle ore 19,30 alle ore 22,00

LE NUOVE DIPENDENZE

Conferenza: La conferenza si propone di analizzare i diversi tipi di dipendenza ‘senza sostanza’ che si vanno man mano diffondendo tra giovani e meno giovani, specie nei momenti di crisi.

Parole chiave: Dipendenze, relazionali, da gioco, internet

 

Assieme ad altri esperti sarà realizzata una conferenza che tratterà le seguenti tematiche:
Le dipendenze da internet, internet addiction disorder
La dipendenza da cellulare
La dipendenza da sesso
La dipendenza da lavoro
Lo shopping compulsivo
La dipendenza affettiva
Il gioco d’azzardo patologico
La dipendenza da cibo

Altri docenti presenti all’iniziativa saranno:
Dr. Luigi Corvaglia, Psicologo e Psicoterapeuta, Dirigente Sert di Giovinazzo (BA)
Dr.ssa Manuela Latesoriere, Psicologa Clinica e Forense
Dr. Felice Scaringella, Dottore in Tecniche Psicologiche

 

Attraverso il confronto e la discussione dei casi, sarà possibile acquisire il significato del ruolo e delle competenze genitoriali, delle risorse individuali e di coppia utili per affrontare la nuova esperienza.

 

 

Ai partecipanti verrà consegnato un foglio contenente ulteriori informazioni sulla psicologia e il link ai questionari di gradimento on line.
Richiedetelo all’Organizzatore al termine dell’iniziativa.

 

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Altre iniziative organizzate nella provincia di Bari sono consultabili al seguente indirizzo web: http://www.psicologimip.it/bari/

Tutti gli eventi di Bari e provincia sono patrocinati dall’Ordine degli Psicologi, dalla Regione Puglia, dal Comune di Bari e dal Comune di Noci

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MIP – Maggio di Informazione Psicologica 2012

Per la quarta volta consecutiva partecipo all’edizione annuale del MIP – Maggio di informazione psicologica, in qualità di referente generale per la provincia di Bari.

Tale iniziativa, organizzata a livello nazionale da http://www.psycommunity.it/, la comunità degli psicologi on line, si propone di far conoscere meglio la psicologia, i suoi metodi e i suoi servizi alla gente.

Il mese dedicato a tale esperienza è Maggio. Durante questo mese io, come diversi miei colleghi sparsi su territorio nazionale, propongo un primo colloquio gratuito (è necessario prenotarsi prima di potervi accedere).

Oltre a questo ho organizzato alcuni eventi informativi sulle tematiche della psicologia:

 

Conduttori: Tinelli Lorita
10/05/2012 – dalle ore 18,00 alle ore 20,00
ELEMENTI DI BASE DELLA COMUNICAZIONE
Gruppo esperienziale: L’incontro si propone di offrire informazioni e spunti di riflessione, ai non addetti ai lavori, per una comunicazione efficace

Via P. Umberto, 16 Noci (BA)
Tel. 3382396939 Email: loritatinelli@gmail.com
10 posti Prenotazione obbligatoria
L’iniziativa avrà luogo con un minimo di 5 prenotazioni
Sito: http://www.loritatinelli.it/

L’incontro verterà su un primo approfondimento teorico sui significati del comunicare e, mediante una attività di gruppo partecipata, permetterà di sperimentare migliori forme di comunicazione.
L’iniziativa, all’interno del progetto più generale del MIP (Maggio di Informazione Psicologica) si propone di avvicinare la psicologia e i suoi campi di applicazione alla cittadinanza.

Ai partecipanti verrà consegnato un foglio contenente le informazioni per ottenere ulteriori informazioni sulla psicologia

E’ obbligatoria la prenotazione entro il 7 maggio 2012

 

 

Conduttori: Tinelli Lorita
18/05/2012 – dalle ore 18,00 alle ore 20,00
GENITORIALITÀ A CONFRONTO
Gruppo esperienziale: L’incontro tra coppie di genitori e neo genitori si propone di offrire nuovi strumenti alla coppia che sperimenta l’esperienza della genitorialità, ma anche uno spazio per un confronto moderato con chi l’esperienza l’ha già iniziata.

Parole chiave: Genitorialità, genitori, benessere, problematiche

Via P. Umberto, 16 Noci (BA)
Tel. 3382396939 Email: loritatinelli@gmail.com
12 posti Prenotazione obbligatoria
L’iniziativa avrà luogo con un minimo di 6 prenotazioni
Sito: http://www.loritatinelli.it/

Attraverso il confronto e la discussione dei casi, sarà possibile acquisire il significato del ruolo e delle competenze genitoriali, delle risorse individuali e di coppia utili per affrontare la nuova esperienza.

Ai partecipanti verrà consegnato un foglio contenente le informazioni per ottenere ulteriori informazioni sulla psicologia e il link ai questionari di gradimento on line.
Richiedetelo all’Organizzatore al termine dell’iniziativa.

Le prenotazioni vanno effettuate entro il 16 maggio 2012

 

 

Conduttori: Tinelli Lorita
30/05/2012 – dalle ore 19,30 alle ore 22,00
LE NUOVE DIPENDENZE
Conferenza: La conferenza si propone di analizzare i diversi tipi di dipendenza ‘senza sostanza’ che si vanno man mano diffondendo tra giovani e meno giovani, specie nei momenti di crisi.

Parole chiave: Dipendenze, relazionali, da gioco, internet

Chiostro San Domenico Noci (BA)
Tel. 3382396939 Email: loritatinelli@gmail.com
100 posti Prenotazione obbligatoria
L’iniziativa avrà luogo con un minimo di 30 prenotazioni
Sito: http://www.loritatinelli.it/

Assieme ad altri esperti sarà realizzata una conferenza che tratterà le seguenti tematiche:
Le dipendenze da internet, internet addiction disorder
La dipendenza da cellulare
La dipendenza da sesso
La dipendenza da lavoro
Lo shopping compulsivo
La dipendenza affettiva
Il gioco d’azzardo patologico
La dipendenza da cibo

Altri docenti presenti all’iniziativa saranno:
Dr. Luigi Corvaglia, Psicologo e Psicoterapeuta, Dirigente Sert di Giovinazzo (BA)
Dr.ssa Manuela Latesoriere, Psicologa Clinica e Forense
Dr. Felice Scaringella, Dottore in Scienze e Tecniche Psicologiche – Specializzando in Psicologia Clinica

Ai partecipanti verrà consegnato un foglio contenente le informazioni per ottenere ulteriori informazioni sulla psicologia e il link ai questionari di gradimento on line.
Richiedetelo all’Organizzatore al termine dell’iniziativa.

 

Per ulteriori informazioni sul MIP e sugli eventi ed iniziative degli altri colleghi è possibile consultare il sito http://www.psicologimip.it/

 

 

 

 

 

Tavola rotonda sullo Stalking

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Rassegna Stampa:

 

Roberta Bruzzone a Noci per parlare di stalking

Categoria: Educazione
Pubblicato Sabato, 17 Dicembre 2011 07:52
Scritto da Lorita Tinelli

12-17-Roberta-BuzzoneNOCI (Bari) – Sarà la dott.ssa Roberta Bruzzone (in foto), criminologa volto noto della televisione nazionale, l’ospite d’onore di una tavalora rotonda focalizzata sul reato di stalking. Martedì 20 Dicembre alle 19,30 nel Chiostro di San Domenico, ci sarà un dibattito pubblico sul tema dal titolo: “Stalking, dalla persecuzione alla violenza”.

L’evento fa parte di un percorso di sensibilizzazione e di formazione promosso dal Ce.S.A.P. che partito con “L’elaborazione del lutto”, proseguirà con altri incontri tematici.

12-17-locandina-eventoE’ un evento organizzato dal Ce.S.A.P., centro Studi Abusi Psicologici, dal centro Psico educativo, Adelante e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Noci. Nel dettaglio interverranno: Francesca Gigante, la presidente della commissione Pari Opportunità, la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa e Presidente del Ce. S.A.P., dottoressa Tania Rizzo, avvocato penalista e presidente della sezione di Lecce del laboratorio permanente esame e controesame, e per finire vedrà la partecipazione straordinaria della dottoressa Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa e presidente dell’Accademia internazionale di Scienze Forensi. Tavola rotonda, nata con lo scopo di formare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche, che sono abbastanza frequenti e che ripetutamente ci troviamo ad ascoltare tramite il mezzo televisivo.

La visione della dottoressa Tinelli è molto chiara: “Ci proponiamo l’obiettivo di spiegare lo stalking dal punto di vista giuridico, perché molto spesso si fa confusione su questo reato. Non si conosce molto bene, la gente così rischia di essere vessata senza sapere che è vittima di un reato e quindi non denuncia”. A tal proposito aggiunge: “Quindi ci sarà l’avvocato del foro di Lecce, Tania Rizzo, che ci parlerà della legge e, anche eventualmente, di come tutelarsi giuridicamente da esperienze di questo genere, dei limiti, che ci sono, oggi, nell’affrontare anche da parte della giurisprudenza questo reato”.

L’ospite illustre, che è Roberta Bruzzone, molto conosciuta dal punto di vista nazionale, parlerà in quanto psicologa e criminologa, proprio dei risvolti psicologici di questo reato, di quello che può vivere una vittima, delle strategie che può utilizzare per difendersi e di come lo stalker in realtà si muove per distruggere la sua vittima. Si parlerà di esperienze dirette, vissute in primis dalle persone nocesi e non. Essendo una tavola rotonda ci sarà la possibilità di intervenire e di raccontare la propria esperienza.

Conclude la dott.ssa Tinelli: “In conclusione, l’obiettivo che ci siamo posti, è quello di riflettere su alcune strategie di tutela, di sensibilizzare le forze dell’ordine a reagire più tempestivamente perché molto spesso alcuni atteggiamenti, alcune vessazioni, sono trascurati e, invece possono covare dei comportamenti più dannosi e distruttivi per la vittima in oggetto, dello stalker. Si pensa solo che lo stalker sia una persona che insegue nella vita reale, ma lo stalking avviene anche in internet, ci sono anonimi che concorrono in questo reato e diventa difficile per le forze dell’ordine da fermare perché spesso si tratta di personaggi che aprono siti anonimi in stati Esteri e quindi è molto difficile anche la gestione delle attività di queste persone che potrebbe non fermarsi a quello, ma potrebbe procedere e non bisogna aspettare che ci sia un morto prima che le forze dell’ordine diano importanza a questi eventi”.

Fonte: Noci24.it

 

 

 

Fax del 17 dicembre 2011

 

 

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La criminologa Roberta Bruzzone a Noci per parlare di stalking

 

Scritto da Patrizio Pulvento
Domenica 18 Dicembre 2011 10:21
Martedì 20 Dicembre alle 19,30 nel Chiostro di San Domenico – Noci Convegno_stalking_a_NociNoci (Ba) – Un dibattito pubblico incentrato sullo: “Stalking, dalla persecuzione alla violenza”, avrà luogo a Noci, il prossimo martedì 20 Dicembre alle 19,30 nel Chiostro di San Domenico. Ospite dell’incontro la criminologa, Dott.ssa Roberta Bruzzone,nota per le sue frequenti apparizioni televisive. L’evento è promosso dal Ce.S.A.P. Centro Studi Abusi Psicologici, dal centro psico-educativo Adelante e dalla Commissione Pari Opportunità del Comune di Noci.Interventi di: Francesca Gigante, presidente della commissione Pari Opportunità; dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa e Presidente del Ce.S.A.P., dott.ssa Tania Rizzo, avvocato penalista, con la partecipazione straordinaria della dottoressa Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa e presidente dell’Accademia internazionale di Scienze Forensi.  Tavola rotonda, nata con lo scopo di formare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche, che sono abbastanza frequenti e che ripetutamente ci troviamo ad ascoltare tramite il mezzo televisivo.Fonte: Informatissimo.net

 

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Stalking: sensibilizzare e far conoscere è importante, anche a Noci

12-23-roberta-bruzzone-a-noci-1NOCI (Bari) – Alle ore 20 martedì venti dicembre, presso il museo Diffuso di San Domenico, si è svolto il convegno sul tema dello “stalking”, che ha visto come relatrici, Francesca Gigante, presidente della commissione Pari Opportunità del Comune di Noci, la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa e presidente del Ce. S.A.P., la dottoressa Tania Rizzo, avvocato penalista e presidente della sezione di Lecce del laboratorio permanente esame e controesame, e per finire, l’ospite d’onore la dottoressa Roberta Bruzzone, psicologa forense e criminologa e presidente dell’Accademia internazionale di Scienze Forensi.

La tavola rotonda è nata con lo scopo di formare e sensibilizzare la popolazione sulle tematiche, che sono abbastanza frequenti e che ripetutamente ci troviamo ad ascoltare tramite il mezzo televisivo. L’evento ha visto una larga partecipazione e quindi sensibilità a un tema così attuale. Ad inizio dei lavori la dott.ssa Tinelli ha illustrato brevemente il progetto, organizzato dal Ce.S.A.P., associazione che opera a livello nazionale, dal centro Psico educativo Adelante e dalla Commissione Pari Opportunità.


La parola è passata subito dopo a Francesca Gigante,
la quale ha parlato di violenza domestica, un tema che purtroppo è ancora di scottante attualità, viste le cifre che sono sotto gli occhi di tutti e quindi ci dimostrano che c’è ancora molto da fare. Lo scopo di questo incontro, è stato quello di incoraggiare, dare il giusto stimolo a tutte quelle donne che continuano a rimanere in silenzio, a non subire e a ribellarsi alle continue angherie di un marito, di un compagno o di un datore di lavoro. Aggiunge: “La violenza contro le donne è spesso sottostimata, perché quest’ultime raramente raccontano le violenze subite, ancora più raramente le denunciano, quindi fare una statistica ufficiale non è mai così facile, perché è insufficiente per misurare la reale portata del fenomeno, tutti abbiamo sicuramente il dovere di rispettare il prossimo, però abbiamo anche il diritto di difenderci se attaccati.”

12-23-roberta-bruzzone-a-noci-3Le donne nel corso degli anni hanno saputo raggiungere traguardi significativi, hanno conquistato a fatica l’autodeterminazione, l’indipendenza economica e la realizzazione professionale. Il lavoro di quest’ultime che è sempre stato visto per anni, per secoli, come tipico lavoro della casalinga fra le mura domestiche, quasi a dimostrare un dovere sociale, oggi, invece, vede la donna proiettata al di fuori della famiglia, per cui realizzata in una figura completa.

Nonostante gli indiscutibili progressi, tuttavia però l’essere donna rimane oggi una condizione non facile per la nostra società, specie perché intrisa di maschilismo e di quella forma mentis intesa come posizione di forza e superiorità dell’uomo. A tal proposito io vorrei raccontare un episodio che mi è accaduto ieri, e vorrei trasmettere a voi perché mi è stato chiesto di farlo, si tratta di una donna nocese. Anche a Noci abbiamo storie di donne maltrattate dai propri mariti, donne che vanno a finire in ospedale con trenta giorni di prognosi riservata e vivono nel silenzio più assoluto questa situazione”.

La donna in questione è stata vittima di stalking e la sig.ra Gigante se ne è fatta portavoce. Ha raccontato la sua storia perché potrebbe essere d’aiuto o di esempio a tutti noi. La signora è riuscita grazie alle testimonianze di gente comune, e non di chi realmente sapeva, a dimostrare la sua innocenza, grazie all’aiuto d’investigatori privati e non di pubbliche istituzioni. Grazie ad un avvocato penalista che ha preso a cuore il suo caso e la sta aiutando tuttora a liberarsi da questo spettro, ora ha una diffida a suo carico, che gli impedisce di avvicinarsi a lei. Vorrebbe, la signora, con questo messaggio, aiutare tutte quelle persone che come lei sono vittime d’ingiustizia e violenza. “Non abbiate paura di denunciare e di parlare – conclude Gigante – , nessuno deve trattare le donne in questo modo e tutti gli esseri umani vanno rispettati, rispettiamo la nostra dignità. A Noci ci sono tante realtà sommerse che devono venir fuori”.

12-23-roberta-bruzzone-a-noci-4Di lì la parola è passata alla dott.ssa Tania Rizzo, la quale ha parlato della legge e di come tutelarsi giuridicamente da esperienza di questo genere, dei limiti, che ci sono, oggi, nell’affrontare anche da parte della giurisprudenza questo reato. “Lo stalking dal punto di vista giuridico deve essere inteso come una reiterata attività minatoria che pone il soggetto che subisce, in uno stato di stress, di paura, di terrore, di cambiamento dello stile di vita, questo è sommariamente l’articolo 612 bis, del codice penale. Lo stalking è anche una serie di molestie e di aggressioni, costanti, che inducono a un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima e un fondato timore per l’incolumità della vittima, di un prossimo congiunto o di una persona a lei legata da una relazione affettiva. Anche via internet si possono avere delle aggressioni”.

Prima di proporre un’eventuale querela, il soggetto dovrebbe eseguire una procedura di ammonimento, alla quale la persona offesa può ricorrere. L’art. 8, L. 23.4.2009, n. 38, prevede che la vittima degli atti persecutori esponga i fatti all’autorità di pubblica sicurezza, avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell’autore della condotta. Il questore, assunte le necessarie informazioni, potrà ammonire l’autore dello stalking, invitandolo a tenere una condotta conforme alla legge. “Dalla procedura di ammonimento derivano delle importanti conseguenze sotto il profilo sanzionatorio: qualora, l’ammonito insista nella propria condotta persecutoria, andrà incontro a un aumento della pena per il delitto di cui all’art. 612 bis, il quale sarà, in tal caso, procedibile d’ufficio. Pena prevista fino a quattro anni”.

A questo proposito si è riscontrato che esiste una “categoria sociale a rischio di stalking” rappresentata da tutti gli appartenenti alle cosiddette “professioni d’aiuto”, vale a dire i medici, gli psicologi, gli avvocati, gli infermieri e ogni altra sorta di “helper”. Tutto ciò succede perché gli utenti riversano sul proprio avvocato, sulla propria psicologa, una serie di aspettative affettive, di pretese emotive, che non possono appartenere alla professionalità di questi ultimi e poiché sono disattese, diventano un motivo scatenante di questa persecuzione, che porta allo stalking. “Si pensa solo che lo stalker sia una persona che insegue nella vita reale, ma lo stalking avviene anche in internet. Lo stalker non è subito solo dalle donne ma ci sono casi in cui è l’uomo, la vittima. L’essere preparati è importante, come il parlarne.”

12-23-roberta-bruzzone-a-noci-2

Subito dopo si è entrati nell’aspetto psicologico, quindi è stata la volta della dottoressa Roberta Bruzzone, consulente tecnico, anche, di telefono Rosa, nell’ambito di violenza domestica, sessuale, di stalking e di omicidio, la quale ha dichiarato: “Da diversi anni lavoro a fianco della vittima. Le stesse forze dell’ordine si muovono solo quando la minaccia all’incolumità fisica di chi sporge denuncia è esplicita. Ma gli stalker sanno essere subdoli e spesso perpetrano la violenza agendo sul piano psicologico ed economico, o usando l’arma della diffamazione. Certo, per l’impatto che ha sulla vita della vittima resta un crimine terribile”. Il problema c’è ed è enorme. C’è il tentativo da parte del carnefice di isolare socialmente la vittima, perché se diventa tale è più facile avere il controllo su quest’ultima.

Duecento donne – continua – muoiono in Italia, per mano dei propri partner o ex, ed è un problema che investe tutta l’Italia. Dietro siti e soprannomi strani si nascondono anche più di uno stalker, che attaccano la loro preda e non la lasciano andare. Modificare questo tipo di personalità non è facile. La vittima, per quanto possa essere breve il periodo in cui è perseguitata, rischia di conservare a lungo delle vere e proprie ferite. Le conseguenze dello stalking, infatti, per chi lo subisce, sono spesso diverse e si trascinano per molto tempo cronicizzandosi. In base al tipo di atti subiti e alle emozioni sperimentate possono determinarsi stati d’ansia. E’ un problema che ci riguarda da vicino ed è quindi importante parlarne e la statistica che lo dice in maniera molto chiara.”.

La dottoressa Buzzone ha fatto diversi esempi, in cui chiaramente ha spiegato casi di stalker e di come comportarsi. La dott.ssa Tinelli, ha sottolineato che lo stalker è una persona squilibrata, con delle problematiche mentali, e che probabilmente non si ferma davanti ad una diffida. Sensibilizzare e far conoscere, offrire sostegno psicologico alla vittima è importante. Come riferimento, sul territorio abbiamo dei gruppi di auto aiuto e di supporto per situazioni di questo genere, e chiunque ha voglia può recarsi in via Principe Umberto n.16, presso il Centro, oppure andare sul sito del Ce. s.a.p., telefonare o scrivere.

Il mese prossimo è previsto un altro incontro, si parlerà di Pas, Sindrome di alienazione genitoriale, che riguardano le coppie che si separano e i figli di quest’ultime, il tutto con valenti esperti.

 

Fonte: Noci24.it

 

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STALKING || A NOCI INTERVIENE LA NOTA CRIMINOLOGA ROBERTA BRUZZONE

Dott.ssa Roberta Bruzzone, ospite della serata

Martedì 20 dicembre presso il chiostro di San Domenico a Noci si è tenuta una tavola rotonda, organizzata dall’Associazione Onlus Ce.S.A.P, l’Associazione Adelante e con il patrocinio del Comune di Noci, sul tema “Stalking”: Dalla persecuzione alla violenza. Al dibattito sono intervenuti Francesca Gigante, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Noci, la dott.ssa Lorita Tinelli,psicolaga e presidente Ce.S.A.P, la dott.ssa Tania Rizzo, avvocato penalista ed infine la dott.ssa Roberta Bruzzone, psicologa Forenze, criminologa, presidente dell’Aisf, volto noto della televisione per le innumerevoli partecipazioni a trasmessioni sui canali generalisti ( Porta a Porta, Matrix, Italia sul 2 ). Numeroso il pubblico presente.

Il dibattito si apre con l’intervento di Francesca Gigante, che sottopone i presenti ad un racconto reale di una donna nocese vittima di Stalking. In sintesi, la donna protagonista di questa storia è una  nocese sposata con famiglia e circa 2 anni fa trova un lavoro – la Gigante non spiega quale, in quanto ha garantito come giusto che sia la riservatezza alla vittima – non è assunta regolarmente ma con il proprio datore pattuisce un compenso. Dopo mesi di mancato pagamento, la donna chiede invano delucidazioni al datore di lavoro sulla paga che le spettava, ma come  volevasi dimostare il datore inveisce contro la

Francesca Gigante, Presidente commissione Pari Opportunità al Comune di Noci

donna, ovviamente non paga e comincia a perseguitare la donna dopo che la stessa si rivolge ad un avvocato. Grazie ad un cavillo ben studiato  dall’avvocato dello stalker, la donna finisce in carcere per 4 giorni, giorni in cui viene picchiata da una tossicodipendente, esce dal carcere e sconto il resto della pena agli arresti domiciliari. La propria vita è ormai segnata e oltre ai guai con lo stalker ci si mette di mezzo la sfortuna, con il figlio della donna vittima di un incidente, che costringe il marito della donna ad andare ogni giorno in ospedale e di conseguenza perde il lavoro. “Tenta due volte il suicidio perchè sola” – afferma Francesca Gigante, durante il racconto di questa storia schoccante dinanzi ad un pubblico incredulo e sbigottito. La svolta avviene quando la malcapitata donna trova un bravo avvocato penalista, che prende a cuore la situazione, lo stalker viene diffidato non può più avvicinarsi alla donna, ma anche l’associazione Giraffa di Bari ha contribuito alla ripresa della donna . Ora la vita della sfortunata donna è tornata alla normalità. Il suo sogno è di creare con i soldi del risarcimento un centro a Noci per le vittime di Stalking. Questo il racconto agghiacciante con cui si è aperto il dibattito.

Subito dopo è intervenuta l’avvocato penalista Tania Rizzo, la quale nel suo intervento ha fornito il suo punto di vista e la sua esperienza dal punto di vista giuridico sul tema del dibattito. “Lo stalking in altri paesi europei è stato individuato precedentemente rispetto all’Italia – queste le parole iniziali dell’avvocato Rizzo – …chi effettua denunce di stalking deve dar carico di prove…..crescono le vittime dello stalking high professional – a chiusura del suo intervento – ovvero professionisti come medici, avvocati, psicologi”.

La dott.ssa Bruzzone esordisce dicendo “solo nel centro di Roma abbiamo 1300 segnalazioni di stalking..”. Numeri sconcertanti che dimostrano come questo reato è presente nella vita di tutti i giorni. La Bruzzone sostiene che lo scenario prevalente in cui lo stalking si manifesta è la relazione pregressa tra carnefice e vittima, condominio ma anche la scuola e i luoghi di lavoro. Uno stalker è già stalker durante la relazione, sostiene la nota criminologa. 200 donne all’anno mediamente  sono vittime di stalking ma cresce anche la percentuale delle vittime maschili.

E’ stata una bella serata, in compagni di esperti del settore, che hanno permesso al folto pubblico presente di capire maggiormente cosa è lo Stalking, è stata un’occasione per entrare più a fondo nel tema con esempi e nozioni giuridiche in materia

REPORTER X CASO

 

Fonte: Notizie di attualità

 

 

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Stalking un reato da non sottovalutare

 

 

 

 

 

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Alcune foto del convegno

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Camera: indagine conoscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale in Italia

Secondo tinelli, del Centro Studi Abusi Psicologici, in Italia opererebbero circa 500 sette pericolose   –Roma, 24 set – La Commissione Giustizia ha svolto numerose audizioni nel quadro della indagine conoscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale di soggetti deboli, con particolare riguardo alle sette. Sono stati ascoltati Lorita Tinelli e Felice Scaringella del Centro studi abusi psicologici, Silvio Calzolari storico delle religioni e docente alla facoltà di teologia, Raffaella di Marzio del direttivo della Società italiana di psicologia delle religioni, Massimo Introvigne direttore del Centro Studi sulle nuove religioni.

Sono stati ampiamente sottolineati i danni rilevanti che possono derivare dall’adesione alle sette con non infrequenti casi di dissociazione mentale. La legislazione vigente – ha osservato Lorita Tinelli – non appare in grado di perseguire talune condotte che, per quanto pericolose, non si concretizzano in reati comuni. Attualmente sono circa 500 i gruppi, di varia natura, di carattere settario.

 

(fonte: ASCA)

http://www.buonanotizia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=1861:camera-indagine-conoscitiva-sul-fenomeno-della-manipolazione-mentale-in-italia&catid=31:religione&Itemid=46

SOCIALE/CAMERA: IN ITALIA OPERANO CIRCA 500 SETTE PERICOLOSE

(ASCA) – Roma, 24 set – La Commissione Giustizia ha svolto numerose audizioni nel quadro della indagine conoscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale di soggetti deboli, con particolare riguardo alle sette. Sono stati ascoltati Lorita Tinelli e Felice Scaringella del Centro studi abusi psicologici, Silvio Calzolari storico delle religioni e docente alla facolta’di teologia, Raffaella di Marzio del direttivo della Societa’ italiana di psicologia delle religioni, Massimo Introvigne direttore del Centro Studi sulle nuove religioni. Sono stati ampiamente sottolineati i danni rilevanti che possono derivare dall’adesione alle sette con non infrequenti casi di dissociazione mentale. La legislazione vigente – ha osservato Lorita Tinelli – non appare in grado di perseguire talune condotte che, per quanto pericolose, non si concretizzano in reati comuni. Attualmente sono circa 500 i gruppi, di varia natura, di carattere settario.

Fonte: Asca.it

Audizione al Senato 21 settembre 2011

Legislatura 16º – 2ª Commissione permanente – Resoconto sommario n. 252 del 21/09/2011

PROCEDURE INFORMATIVEIndagine conoscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale dei soggetti deboli, con particolare riferimento al fenomeno delle cosiddette “sette”: audizione di esperti in materia.

 

Il presidente CENTARO introduce le audizioni odierne dando conto brevemente delle questioni oggetto dell’indagine conoscitiva.

 

La dottoressa TINELLI illustra preliminarmente alla Commissione la propria attività di psicologa svolta a sostegno di coloro che desiderano sottrarsi a realtà settarie. Sottolinea quindi come le sette maggiormente distruttive e pericolose sono proprio quelle che fanno uso di tecniche comunicative mediate dal marketing o dalla psicologia e che sono in grado di determinare la quiescenza dei neofiti. Nella prassi molto spesso il neofita si avvicina alla setta senza conoscerne le reali finalità. Esse infatti assumono talvolta la natura di associazioni di tipo culturale, celando gli obiettivi concreti. I danni che l’adesione a tali sette distruttive può determinare sono rilevanti sul piano psicologico: non sono infrequenti problemi di dissociazione mentale, stati che permangono anche dopo che l’adepto è fuoriuscito dalla realtà della setta. Nell’immediato il soggetto che aderisce alla setta tende a sottrarsi al proprio contesto sociale recidendo anche i rapporti familiari più stretti. Alla propria vita sono sostituite unicamente le attività suggerite dalla setta. La legislazione vigente non appare in grado di perseguire talune condotte che per quanto pericolose, non si concretizzano in reati comuni. Segnala quindi una recente sentenza in merito ai reati commessi dall’Associazione The Sacred path di Bari del tribunale ordinario di Milano per un fatto di reato sessuale. Nella ricostruzione del fatto il magistrato si sofferma a descrivere quello che è il contesto nel quale tali reati si sono perpetrati.

 

Il dottor SCARINGELLA fa presente che la propria attività accademica si è concentrata nello studio dell’incidenza della sintomatologia dissociativa nell’ambito dei fenomeni settari. Al riguardo, sottolinea le evidenti difficoltà incontrate nel tentativo di pervenire alla individuazione di indicatori tali da distinguere la persuasione legittima da una socialmente pericolosa. Per quanto concerne la sintomatologia dissociativa la scienza psicologica si sta interrogando sul carattere preesistente o post traumatico di essa.

 

La senatrice ALLEGRINI (PdL), dopo aver chiesto ulteriori ragguagli circa il caso giudiziario citato chiede chiarimenti in ordine alle modalità attraverso le quali i soggetti che intendono uscire dalla sette si rivolgono alle associazioni a sostegno delle vittime di comunità settarie. Domanda poi se possa essere  individuato il confine fra la persuasione socialmente accettabile e condotte di manipolazione mentale. Nella configurazione del reato di manipolazione mentale chiede se sia necessario anche che il legislatore tenga conto di un’eventuale valutazione sulla condizione psicologica del soggetto ed in particolare su alcuni indici di vulnerabilità, analogamente a quanto si verifica nel reato di stalking, laddove viene in rilievo lo stato di ansia generato dalla vittima. Per quanto riguarda poi i soggetti manipolatori chiede se tale condotta possa essere perpetrata anche da un singolo individuo. Conclude chiedendo se nelle sette più pericolose sia prevalente la connotazione religiosa o se esse assumono la natura di associazioni che perseguono attività in apparenza innocue.

 

La dottoressa TINELLI osserva preliminarmente come la propria Associazione si occupi per lo più di casi eclatanti i quali vedono talvolta anche il suicidio degli adepti. Le richieste di intervento inoltrate anche per le vie brevi sono avanzate spesse volte da familiari dell’adepto, i quali constatano impotentemente l’allontanamento del proprio congiunto. Sulla distinzione fra persuasione socialmente accettabile e condotte manipolatorie esistono numerosi studi in particolare nel mondo statunitense. Tali studi si sono concentrati anche sui danni che tali esperienze di adesione settaria possono comportare, nonché sugli indici di tale manipolazione. In particolare nell’adepto si registra fra le altre un cambiamento nello stile di vita e addirittura nel linguaggio. Ciò rende oltremodo difficile l’uscita dell’adepto dalla setta. E’ indubbio che il legislatore debba tenere conto dell’elemento psicologico della vittima, il plagio infatti non può configurarsi come una realtà statica ed univoca. La dipendenza relazionale può anche determinarsi al di fuori di una realtà di gruppo interessando quindi anche due soli soggetti.

 

Il senatore PERDUCA (PD) chiede se le conseguenze negative alle quali va incontro colui che decide di sottrarsi alla setta di appartenenza possano essere utilizzate dalla setta stessa come strumenti di ulteriore pressione nei confronti dei membri.

 

La dottoressa TINELLI sottolinea come nei confronti di coloro che decidono di uscire da una setta venga attuata una politica di emarginazione  da parte della comunità. Dopo aver dato conto della drammatica situazione di coloro che nascono da soggetti aderenti ad una setta, si sofferma sulle difficoltà connesse alla ricostruzione della propria personalità. La pressione esercitata nei confronti di coloro che si sottraggono alle sette è spesso estesa anche a coloro che operano a sostegno di tali vittime.

 

Il presidente CENTARO chiede che sia fornita una quantificazione del numero di gruppi di carattere settario ed in particolare di quelli maggiormente distruttivi e quindi pericolosi. Si domanda poi se vi sia una diversa articolazione territoriale delle sette stesse. Conclude chiedendo quali siano le tipologie prevalenti nei gruppi settari.

 

La dottoressa TINELLI fa presente che una completa statistica sul fenomeno delle sette non è disponibile. L’ultimo studio svolto dal Ministero degli interni risale al 1998. Allora il numero di gruppi pericolosi risultava ampiamente circoscritto. Attualmente sono circa 500, di varia natura, i gruppi di carattere settario. Solo alcuni palesano il proprio carattere religioso. Numerosi e particolarmente pericolosi sono i gruppi del potenziale umano i quali, avvalendosi di tecniche di manipolazione mentale mediate dal marketing e dalla psicologia, condizionano la vita dei propri adepti. L’originaria differenziazione geografica delle tipologie di sette, al nord gruppi più tecnologizzati ed al sud sette maggiormente ancorate a figure di santoni o maghi, può considerarsi oggi superata. Attualmente gruppi del potenziale umano sono diffuse uniformemente su tutto il territorio nazionale.

 

Il presidente CENTARO chiede quindi al dottor Calzolari una valutazione in ordine al disegno di legge n. 569.

 

Il professor CALZOLARI, nel consegnare una nota scritta, manifesta la propria contrarietà al disegno di legge. Il reato di manipolazione mentale ricalca anche i vizi che hanno condotto la Corte costituzionale a dichiarare l’illegittimità del plagio. La sentenza n. 96 del 1981 fu emanata a seguito della questione di legittimità costituzionale sollevata dal giudice istruttore di Roma nel procedimento penale a carico di un sacerdote del movimento carismatico Redentor hominis, don Grasso, accusato da alcuni genitori di aver plagiato i figli minorenni. Se la scure della Corte costituzionale riuscì a sottrarre il sacerdote ad un processo ingiusto altrettanto non accadde nel 1964 ad Aldo Braibanti, questi accusato di aver indotto due giovani ad intrattenere con lui una relazione omosessuale, attraverso il fascino delle sue idee artistiche e filosofiche fu condannato per plagio. Tale processo il cui carattere marcatamente ideologico appare innegabile fu possibile solo in ragione dell’esistenza del reato di cui all’articolo 603. Le ragioni che portarono i giudici della Consulta a dichiarare l’illegittimità del plagio militano ancor oggi contro l’introduzione del reato di manipolazione. A ben vedere la scienza neurologica non ha acquisito in questi anni conoscenze tali da distinguere la manipolazione mentale dalla mera suggestione. La legislazione penale vigente poi già presenta strumenti in grado di reprimere i fenomeni criminogeni che alla realtà settaria talvolta si ricollegano. Molto spesso infatti si tenta di attribuire a reati comuni una giustificazione ideologica. Ciò si è verificato ad esempio nel caso delle “bestie di satana”. La propria contrarietà al reato di manipolazione mentale deve ascriversi anche alla difficoltà di distinguere tale fattispecie dalla mera suggestione. Appare evidente il rischio di perseguire anche uomini di fede, tenuto conto che in ogni credenza religiosa vi è un elemento di suggestione. A ben  vedere le potenzialità liberticide di tale reato appaiono evidenti in alcune realtà europee, quali la Francia ed il Belgio, dove fra le sette considerate pericolose viene annoverata anche la Comunità di S. Egidio. Si domanda poi a chi competa e sulla base di quali criteri la definizione e l’individuazione di eventuali elenchi di sette pericolose. A suo parere è preferibile una situazione di anomia legislativa piuttosto che l’introduzione di un reato così generico.

 

La relatrice ALLEGRINI (PdL) ritiene che per quanto difficile sia comunque possibile una distinzione fra condotte manipolatorie e mera suggestione. Non in tutti i casi la fascinazione conduce a comportamenti autolesionistici o comunque lesivi per la persona. Per quanto concerne poi la predisposizione di elenchi il disegno di legge non sembra prevederne esplicitamente.

 

Il professor CALZOLARI ribadisce come la distinzione fra soggezione e mera suggestione sia per la scienza neurologica ancora difficile da definire. A ben vedere infatti risulta difficile non ascrivere a condotte manipolatorie e potenzialmente lesive della sopravvivenza individuale, l’attività pregevole di sostegno ed assistenza ai lebbrosi svolta da madre Teresa di Calcutta. La vocazione religiosa è a suo parere anch’essa manifestazione di una fascinazione irrazionale.

 

Il senatore CASSON (PD) ritiene che il disegno di legge in esame non risolva i profili di incostituzionalità palesati dalla Consulta con riguardo alla condotta del reato di plagio. Chiede quindi che sia chiarito se sia possibile in qualche modo comprendere che cosa si debba intendere per tecniche di condizionamento della personalità, ovvero quali siano i mezzi materiali o psicologici in grado di generare suggestione.

 

Il professor CALZOLARI concorda con i rilievi critici formulati dal senatore Casson circa la genericità della fattispecie del reato di manipolazione mentale. Il fatto che esistano attività umane potenzialmente autocondizionanti è innegabile anche se diventa difficile individuarne. Non tutti i gruppi di potenziamento umano plagiano i propri adepti. Molto spesso coloro che denunciano le sette sono proprio gli adepti più insoddisfatti ovvero quelli che cercano nella condanna della setta un manto psicologico a copertura di condotte criminogene. A ciò si aggiunga, ma anche su questo soccorre la legislazione penale vigente, il fatto che molto spesso le condotte criminogene sono poste in essere anche sotto l’uso di sostanze stupefacenti.

 

Il senatore CASSON (PD) nel sottolineare come il reato di manipolazione mentale sia un reato di pericolo, si domanda se sia possibile determinare lo stato di soggezione.

 

Il professor CALZOLARI critica in particolare l’avverbio “grandemente” con il quale si qualifica la limitazione della libertà di autodeterminazione. Non si comprende infatti secondo quali parametri debba essere valutata tale condizione. E’ indubbio che l’attività di San Francesco prima e di madre Teresa poi non potrebbero configurarsi come condotte manipolatorie.

 

La dottoressa DI MARZIO fa presente come nel corso della sua esperienza professionale ella si sia trovata più volte di fronte alla richiesta, proveniente soprattutto da genitori e famiglie di adepti di gruppi a connotazione religiosa, di un intervento legislativo che individuasse la cosiddetta manipolazione mentale come fattispecie penalmente sanzionabile; in realtà, il tentativo di elaborare una definizione scientifica della manipolazione mentale, compiuto sulla base di analoghe sollecitazioni negli Stati Uniti nel corso degli anni ’90, si concluse con il riconoscimento da parte dell’APA, la più importante associazione americana di psichiatria clinica, della sostanziale impossibilità di definire tale comportamento.

Beninteso, esistono, e rientrano nella comune esperienza, fenomeni di persuasione coercitiva, che però proprio per la loro diffusione nell’esperienza umana e nei meccanismi delle relazioni fra le persone non possono certamente costituire la base di una fattispecie incriminatrice.

La dottoressa osserva fra l’altro come nella sua esperienza professionale ella abbia potuto osservare come di solito i problemi relazionali che le famiglie degli adepti considerano determinati da manipolazioni mentali compiute dal gruppo religioso, sono di solito preesistenti, e che la stessa definizione dei comportamenti dai quali si desumerebbe che il figlio o il parente è stato vittima di manipolazioni mentali, dipende dalla percezione soggettiva dei genitori o di altri componenti della famiglia: ad esempio, molte delle richieste di aiuto che ella ha ricevuto sono venute da parte di genitori che non accettano che la figlia, con un radicale cambiamento rispetto alle scelte di vita fino a quel momento perseguite, decida di farsi monaca di clausura, o da parte di genitori i cui figli hanno aderito all’Opus Dei o al movimento neocatecumenale,  accettandone le regole di vita.

Ovviamente, il rifiuto di introdurre nel diritto penale italiano il reato di manipolazione mentale non significa che non si riconosca come dalla percezione coercitiva praticata nell’ambito di gruppi e movimenti a carattere religioso o comunque esoterico non derivino frequenti comportamenti criminali; tuttavia, si tratta di condotte già adesso previste come singole fattispecie di reato e quindi già adesso perseguibili.

 

Il professor INTROVIGNE fa in primo luogo presente che, oltre ad essere direttore del CESNUR e all’aver svolto una lunga attività scientifica nel campo delle nuove religioni, è consulente del gruppo di lavoro dell’OSCE contro il razzismo e la discriminazione religiosa, che nello scorso mese di maggio, in un rapporto sull’Italia, ha espresso un’opinione fortemente critica sul disegno di legge in esame; tuttavia, egli interviene a questa audizione a titolo personale e non in rappresentanza dell’OSCE.

In ogni caso, egli esprime una valutazione decisamente contraria all’introduzione nel nostro ordinamento del reato di manipolazione mentale e ciò sulla base di due argomentazioni che possono apparire a prima vista in contraddizione fra loro: in primo luogo, infatti, l’introduzione di questo reato rischia di risultare inefficace. In proposito egli osserva che negli ultimi anni una disciplina analoga a quella che si vuole introdurre con il disegno di legge in titolo è stata approvata in due Paesi europei, e cioè dalla Spagna nel 1994 e dalla Francia nel 2001. In pratica, fino ad oggi in Spagna non è stata pronunciata una sola condanna per tale reato, mentre in Francia sono state pronunciate pochissime condanne nei confronti però di gruppi assolutamente marginali e che non erano certo le sette considerate più “pericolose”, in riferimento alla cui azione era stata immaginata la legge.

Questa difficoltà applicativa deriva in realtà dalla vaghezza della fattispecie incriminatrice, e cioè la manipolazione mentale, una nozione che compare in psicologia per la prima volta nelle riflessioni di psicologi tedeschi di orientamento marxista, come Wilhelm Reich, di fronte al fenomeno per loro apparentemente incomprensibile dell’adesione non solo di borghesi ma anche di operai al nascente movimento nazionalsocialista, un’adesione che confliggendo platealmente con la teoria della coscienza di classe sembrava poter essere spiegata solo in termini di manipolazione mentale.

Questo concetto fu ampiamente sviluppato e perfezionato nel corso della guerra fredda, dove nell’ambito degli psicologi che collaboravano con la CIA si teorizzò che il comunismo fosse un’ideologia troppo assurda perché qualcuno potesse seguirla liberamente, senza essere stato vittima di manipolazioni mentali che si supponeva che in Russia e in Cina fossero state portate ad elevata perfezione tecnica; è proprio in tale ambito che l’agente della CIA Edward Hunter coniò la fortunata espressione “lavaggio del cervello”.

Successivamente, la stessa argomentazione della “evidente assurdità” fu adottata per spiegare in termini di manipolazione mentale il persistere delle credenze religiose nel mondo moderno, dapprima da parte dello psichiatra britannico William Sargant nei confronti del cattolicesimo e del protestantesimo fondamentalista e più tardi, di fronte all’evidente impossibilità di teorizzare l’esistenza di tecniche di manipolazione mentale che riguardavano la maggioranza dei cittadini, nei confronti, in particolare negli studi di Margaret Singer, delle cosiddette “sette”, vale a dire delle religioni a carattere nuovo e marginale.

E’ evidente l’autoreferenzialità e la circolarità di un ragionamento che fa dipendere dalla valutazione dell’osservatore sulla plausibilità delle singole concezioni politiche, sociali o religiose l’inferenza che esse possano essere inculcate esclusivamente per via di manipolazione mentale.

Ne consegue una vaghezza e un’indeterminatezza della fattispecie incriminatrice che, come appunto dimostra l’esperienza spagnola e francese, consente a qualunque imputato che abbia una buona difesa tecnica e che possa esibire periti di parte preparati di garantirsi l’assoluzione.

La seconda ragione, apparentemente opposta, per cui appare inopportuna l’introduzione della nuova figura di reato, è la sua pericolosità. Infatti, se è vero che molto difficilmente si possono ottenere condanne per questo capo di imputazione, è anche vero – e i pochi casi francesi lo dimostrano – che sono proprio i soggetti marginali e meno forti economicamente che corrono il rischio, magari per una difesa insufficiente, di vedersi condannati per una fattispecie che potenzialmente può essere usata per colpire modi di pensare non conformisti.

L’oratore si dichiara consapevole del fatto che l’intento di questo disegno di legge è quello di assicurare un più efficace quadro normativo per la prevenzione di reati che spesso maturano nell’ambito dei fenomeni neoreligiosi; tuttavia, appare assolutamente improprio contenere questi comportamenti devianti, che quando avvengono integrano fattispecie di reato già esistenti nel nostro codice, perseguendo comportamenti difficili da definire e dimostrare, in base ad accuse che si fondano spesso essenzialmente sul malanimo e sul bisogno di giustificare i propri fallimenti di una parte degli ex adepti.

Il professor Introvigne conclude ricordando come in questo campo l’Italia, con la sentenza della Corte costituzionale del 1981 – sentenza fra l’altro che, al contrario di quanto viene spesso ricordato, non si riferiva al caso Braibanti, certamente il primo che coinvolse l’opinione pubblica in un dibattito sul reato di plagio, ma al caso del sacerdote carismatico padre Emilio Grasso – abrogò l’articolo 603 del codice penale per contrasto con gli articoli 21 e 25 della Costituzione. Con tale sentenza, il giudice delle leggi non invitò il Parlamento a formulare in maniera più aderente al dettato costituzionale la fattispecie incriminatrice, ma ritenne che la fattispecie stessa non fosse accoglibile nel nostro ordinamento in quanto non configurabile se non come un indeterminato e vago reato di pericolo, essendo invece già puntualmente descritte e sanzionate le eventuali fattispecie di danno che, in ipotesi, si sarebbero potute determinare, e che pertanto il plagio si sostanziava come una sorta di reato immaginario utilizzato per perseguire idee e comportamenti impopolari o sgraditi.

 

Il senatore MUGNAI (PdL), nel ringraziare la dottoressa Di Marzio e il professor Introvigne per le loro considerazioni ampiamente condivisibili, come pure quelle già svolte dal professor Calzolari, osserva però che la legislazione vigente lascia un cono d’ombra nel quale, in assenza di fattispecie sanzionate penalmente, alcuni soggetti deboli possono rimanere privi di protezione. Egli chiede quindi agli auditi se non pensino che i problemi da essi sollevati possano essere risolti attraverso una formulazione del reato di manipolazione mentale più puntuale rispetto a quella proposta dal disegno di legge n. 569, nel senso di non configurarlo come un mero reato di pericolo, ma collegare la manipolazione mentale alla sussistenza di fatti o comportamenti dannosi per il soggetto passivo che si siano effettivamente prodotti, quali il rifiuto di seguire cure mediche indispensabili o la cessione in pura perdita di una parte rilevante delle proprie risorse economiche e patrimoniali.

 

Il senatore PERDUCA (PD), nell’apprezzare e condividere le considerazioni svolte dagli auditi, chiede quale sia attualmente lo stato delle indagini delle neuroscienze sull’esistenza effettiva di meccanismi che possono integrare fenomeni di manipolazione mentale.

 

Anche il senatore CASSON (PD) chiede agli auditi se ritengano che vi siano spazi per una definizione più puntuale della fattispecie incriminatrice, per quanto anch’egli convenga sul fatto che, anche alla luce della sentenza della Corte costituzionale n. 69 del 1981, si debba ritenere che non vi siano allo stato vuoti legislativi da riempire.

 

Il professor INTROVIGNE si sofferma in primo luogo, rispondendo alla domanda del senatore Perduca, sullo stato della ricerca neuroscientifica, osservando che la problematica della manipolazione mentale non possa essere liquidata come ciarpame pseudoscientifico, in particolare gli studi di Lifton e Schein hanno messo in luce l’esistenza di un ampio campo di studio in gran parte tuttora inesplorato sui meccanismi della persuasione e del condizionamento, anche se da questi studi stessi vengono decise indicazioni circa la pericolosità di introdurre fattispecie incriminatici attesa la complessa e sfuggente definizione dei vari gradi e dei vari modi con cui si manifestano questi meccanismi nelle più varie manifestazioni della vita associata.

Per quanto riguarda invece le questioni poste dai senatori Mugnai e Casson, il professor Introvigne fa presente come appaia di tutta evidenza che – al di là di fenomeni come quelli dei kamikaze islamici indicati nella relazione del disegno di legge ad adiuvandum e che evidentemente afferiscono a problematiche ben diverse – il “bersaglio” del disegno di legge siano in realtà fenomeni a carattere magico o parareligioso in cui soggetti più o meno deboli vengono indotti a pagare somme esorbitanti per ottenere presunti vantaggi, o a cedere parti rilevanti del loro patrimonio alla comunità; orbene, come dimostrano i notissimi casi di Mamma Ebe e di Vanna Marchi, la legislazione vigente ha ampiamente consentito di condannare per truffa – quindi per artefici o raggiri diretti ad ottenere un’indebita utilità – e per altri reati le responsabili di questi comportamenti, che probabilmente sarebbe stato molto più difficile condannare per un’imputazione come quella che si intende introdurre con il disegno di legge n. 569, come dimostra un grave fenomeno di cronaca verificatosi in Spagna, assai simile nella condotta al caso di Mamma Ebe ma di dimensioni ben più ampie, che si trascina nelle corti di quel Paese da ben 12 anni senza aver trovato una sua conclusione.

 

La dottoressa DI MARZIO fa presente come le neuroscienze abbiano da tempo tentare di identificare nel sistema neurocerebrale una specifica area “responsabile” dell’elaborazione del sentimento religioso, senza però riuscirci, data la complessità del fenomeno religioso stesso, che coinvolge l’intera personalità e i suoi rapporti con lo specifico quadro storico e culturale in cui esso si manifesta.

 

Il professor CALZOLARI interviene ricordando come la natura fortemente culturale e soggettiva della nozione di “lavaggio del cervello” e manipolazione mentale descritta dal professor Introvigne, abbia trovato di recente una singolare riprova nel dibattito in corso all’Università islamica egiziana di Al Azhar in relazione allo scandalo suscitato da alcuni musulmani che si erano convertiti al cristianesimo, vicenda che seguiva quella di alcune donne che avevano musulmane che avevano chiesto di entrare in un convento copto. Probabilmente anche per mitigare la pena prevista per gli apostati, alcuni studiosi di diritto islamico avevano sostenuto che era impossibile che un musulmano, che in quanto tale possiede la verità e la conoscenza della legge, possa cambiare religione se non per effetto di una manipolazione mentale e si sono pertanto rivolti al verdetto della psichiatria per chiedere con quali strumenti essa potesse essere stata realizzata.

 

Il presidente CENTARO, nel ringraziare gli auditi per la completezza e il livello di approfondimento degli interventi, dichiara conclusa l’audizione e rinvia il seguito dell’indagine conoscitiva ad altra seduta, comunicando altresì che tutti i contributi scritti forniti dagli auditi saranno disponibili per la pubblica consultazione.

 

La seduta termina alle ore 15,50.

 

 

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Mercoledì 28 settembre alle ore 14,30 in Commissione Giustizia proseguirà l’indagine conoscitiva sul fenomeno della manipolazione mentale dei soggetti deboli, con particolare riferimento al fenomeno delle cosiddette “sette” (riferita al ddl n. 569), con l’audizione di espert

Centro Socio-Psico-Educativo ADELANTE

Il Centro si propone come un luogo ‘di qualità dove poter sperimentare e sperimentarsi’

Tra le attività proposte:

– Ascolto, Accoglienza, Consulenza e Sostegno alla Famiglia

– Gruppi di auto-aiuto (dipendenze, violenze intrafamiliari, abusi psicologici, disagi psicologici e psichiatrici

– Orientamento scolastico e professionale

– Progetti educativi personalizzati

– Progetti ludico-creativi per minori e adulti

– Progetti di aiuto allo studio

– Laboratori Artistico-creativi con modalità educative per bambini e ragazzi

– Assistenza domiciliare psico-educativa

– Formazione e Sensibilizzazione

– Percorsi di preparazione al parto e sostegno alla relazione madre-bambino

– Consulenza legale (su richiesta)

 

INAUGURAZIONE: Sabato 18 Giugno 2011 ore 18

Nella medesima giornata saranno presentate le attività estive proposte dal Centro

 

Per info e contatti:

 

Dr.ssa Lorita Tinelli (psicologa ad indirizzo clinico e di comunità): 3382396939

Dr.ssa Manuela Latesoriere (Psicologa ad indirizzo clinico dello sviluppo e delle relazioni): 3473436039

Dr.ssa Olga Mauriello (Psicologa ad indirizzo clinico e di comunità): 3297099112

Indirizzo web: http://www.centroeducativoadelante.it/

 

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Rassegna stampa

 

Nasce Adelante, nuovo centro socio-educativo

NOCI (Bari) – Nasce a Noci un nuovo centro socio-psico- educativo, dal nome Adelante, creato da professionisti, che hanno voluto offrire un servizio di sostegno, conforto e assistenza, elementi di cui sempre più oggi si avverte la necessità. Il tutto è nato dalla forte ambizione, voglia e determinazione di creare un luogo di qualità dove poter sperimentare e sperimentarsi, dove poter trovare la forza e le motivazioni per ripartire, dove poter apprendere, dove ricevere aiuto in momenti di difficoltà o avere qualcuno con cui parlare.

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Adelante mette al centro la persona nella sua totalità. L’equipe è composta di professionisti, quali la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità, la dott.ssa Latesoriere Manuela (nella foto), psicologa ad indirizzo clinico dello sviluppo e delle relazioni di aiuto, la dott.ssa Olga Mauriello, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità, un educatore e un operatore, che insieme fanno dell’entusiasmo, della passione, della volontà e della competenza, le loro armi vincenti. All’interno del gruppo di lavoro, ci saranno oltre alle figure sopra citate gli educatori professionali, la collaborazione di uno specialista cinematografico audiovisivo e di un avvocato, che rappresenteranno la garanzia, di poter essere davvero un punto di riferimento nella vita sociale per chiunque avverta un bisogno o una mancanza.

Le attività del centro sono diverse, dall’ascolto, alla consulenza, al sostegno alle famiglie, di aiuto, di orientamento scolastico, professionale, progetti educativi personalizzati, progetti ludico-creativi per adulti, progetti di aiuto allo studio, laboratori artistico-creativi con finalità educative per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni, assistenza domiciliare psicoeducativa, formazione e sensibilizzazione rispetto alle tematiche della violenza, del benessere, della salute e della serena convivenza civile, corsi di preparazione al parto e sostegno alla relazione madre- bambino e consulenza legale. Le loro attività poggeranno anche su altri locali: comunali, pubblici e all’aperto. Ci saranno giornate a tema, in estate, all’aperto per coinvolgere anche la cittadinanza.

Le iscrizioni sono aperte e chiunque voglia chiedere informazioni può rivolgersi in via P. Umberto, 16. Crescere, Educare, Formare queste sono le fondamenta da cui partirà il centro, che avrà avvio il giorno 20 giugno, per tutta l’estate, e proseguirà con specifiche attività per tutto l’inverno. Sabato 18 giugno, alle ore 18.00, ci sarà l’inaugurazione.

 

Fonte: Noci24.it

 

 

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NOCI / La psicoeducazione: crescere, educare, formare

Nasce Adelante, nuovo centro socio-educativo

 

Lo slogan “Crescere, Educare, Formare” per una premessa impegnativa che condensa in sole tre parole la voglia di un gruppo di professionisti spinti dalla volontà e dall’entusiasmo per dare gambe a un progetto qualificante al servizio della collettività. La Dott.ssa Lorita Tinelli (nella foto), psicologa a indirizzo clinico e di comunità, la Dott.ssa Latesoriere Manuela, psicologa a indirizzo clinico dello sviluppo e delle relazioni di aiuto, la Dott.ssa Olga Mauriello, psicologa a indirizzo clinico e altri professionisti formano un team pronto e disponibile a occuparsi dei problemi della persona nella sua interezza.L’associazione si prefigge di trattare situazioni quali panico, ansia, stati emotivi di persecuzione, senso di colpa, depressione e schizofrenia, attraverso un processo graduale di conoscenza e di adeguata prevenzione, mediante la quale le situazioni diventano meno frequenti e i disturbi possono essere maggiormente controllabili. In definitiva, la persona può essere aiutata a controllare il disturbo mediante il rilassamento e la convinzione che la sua volontà e la sua concentrazione sono sufficienti a superare quelle situazioni. Compito dello psicologo è quello di educare la persona, nella prima fase, a contrarre consapevolezza della malattia e delle conseguenze per se e per coloro che gli sono vicini. 

Qualcuno ha affermato che la società sembra divisa in due categorie di cittadini: i primi si accontentano solo d’immagini prefabbricate, diventando persone prive di senso critico e libertà di scelta; la seconda categoria, al contrario, usa il PC, naviga in rete e interagisce con i canali informativi, si documenta, diventando in grado di selezionare ed elaborare.

Il team “Adelante” bisogna leggerlo come quella seconda categoria di cittadini che vogliono diventare persone capaci di selezionare ed elaborare, per governare i loro stati di disagio psicologico tenendo presente che la propria sofferenza provochi anche quella di parenti e persone care.

STEFANO VERDIANI

Fonte: Thenewdeal.it

 

 

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Centro Adelante: ascolto, consulenza, sostegno alle famiglie

 

NOCI (Bari) – Sabato scorso, nella sede sita in via P. Umberto n. 16, si è svolta l’inaugurazione del nuovo “centro” socio – psico – educativo Adelante, nato grazie alla volontà, passione e competenza di tre professioniste del settore: la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità, la dott.ssa Manuela Latesoriere, psicologa ad indirizzo clinico dello sviluppo e delle relazioni di aiuto, e la dott.ssa Olga Mauriello, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità.

La cerimonia inaugurale è iniziata con il classico taglio del nastro eseguito dalle tre fondatrici, seguita a ruota dalla benedizione impartita da Don Vito Gentile (in foto), che ha augurato alle tre dottoresse buon lavoro. Il tutto era seguito da un ampio numero di gente pronta ad applaudire ad ogni approvazione. Successivamente è intervenuta la dott.ssa Lorita Tinelli, la quale ha detto: “Le attività del centro sono diverse: ascolto, consulenza, sostegno alle famiglie, gruppi di aiuto per le persone con problemi di dipendenza, quali alcool, sostanze stupefacenti, gioco, relazionali…di orientamento scolastico, professionale, progetti educativi, ludico- creativi per adulti, Assistenza domiciliare psico – educativa, formazione, corsi di preparazione al parto e sostegno alla relazione madre – bambino”.

A breve prenderanno avvio diversi laboratori. Ci sarà il Laboratorio Teatrale, che avrà come obiettivo quello di favorire lo sviluppo delle capacità espressive, di ascolto, lo sviluppo dell’espressione creativa, la conoscenza e l’uso dei vari linguaggi. Conduttore del gruppo sarà la dott.ssa Mauriello Olga. Il Laboratorio di Animazione Multimediale, la tecnica del cinema di animazione è basata sull’animazione delle scene o dei personaggi e combina competenze di fotografia, arti visive e plastiche all’utilizzo di software e strumentazioni specifiche. I bambini e i ragazzi realizzeranno con la plastilina personaggi, lasciando libera l’immaginazione e saranno stimolati attraverso lezioni suddivise in teoriche e pratiche, con la realizzazione di un elaborato consistente in movieclip, sequenze per cortometraggi d’animazione, short video… Conduttore del gruppo sarà la dott.ssa Latesoriere Manuela.

Favolando: in cui i bambini saranno stimolati attraverso la lettura di racconti rilevanti, che toccheranno le varie tematiche di crescita. Saranno anche coinvolti in prima persona in drammatizzazioni, con la costruzione di personaggi e di storie che animeranno un teatrino mobile, laboratorio condotto da me. Laboratorio di orienteering, sport completo, infatti, impegna fisico e intelletto, che avvicina l’uomo alla natura, al rispetto e alla riscoperta del territorio. Fumettando, attività pensata per stimolare la creatività, l’espressività e la comunicazione dei più piccoli: disegno, lettura e narrazione di sé. La Noci che vorrei, con l’obiettivo di sviluppare l’osservazione, la creatività e la capacità di trasformare in positivo la situazione e i contesti che necessitano di modifiche. Vi sarà preparazione teorica, saranno visitate zone del paese che saranno immortalate con macchina fotografica e rielaborate con scritti o disegni e una mostra finale.

All’inaugurazione hanno assistito l’Assessore alla cultura, pari opportunità e politiche giovanili, la dott.ssa Paola Annese (foto in alto), e i consiglieri comunali: Arturo D’Aprile e Nicola Miccolis. Il tutto si è concluso con un ricco buffet di dolci, realizzati dalle dottoresse del “Centro Adelante”.

http://www.noci24.it/cronaca/notizie-da-noci/3536-centro-adelante-ascolto-consulenza-sostegno-alle-famiglie

 

 

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da NOCI GAZZETTINO anno XLIV n. 7 – Luglio 2011

 

AL VIA IL CENTRO SOCIO-PSICO-EDUCATIVO “ADELANTE”

 

Un nuovo centro socio-psico-educativo per forza alle politiche sociali sul nostro territorio. Si tratta del centro “Adelante” inaugurato nel pieno centro cittadino e che sarà guidato da tre professioniste del settore: la dott.ssa Lorita Tinelli, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità, la dott.ssa Manuela Latesoriere, psicologa ad indirizzo clinico dello sviluppo e delle relazioni di aiuto e la dott.ssa Olga Mauriello, psicologa ad indirizzo clinico e di comunità. Il nuovo centro, così come sottolineato dalla dott.ssa Lorita Tinelli opererà sui fronti strategici come quelli del sostegno alle famiglie.

Allo stesso tempo avvierà progetti educativi e di orientamento scolastico ma anche diversi interessanti laboratori culturali legati al teatro ed alla animazione multimediale.

 

Michele Pettinato

 

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Il “diverso” così uguale a noi

Pubblicato Venerdì, 29 Luglio 2011 08:28 su NOCI24.it
07-29-bambini_attivit_adelanteNOCI (Bari) – Vi avevamo lasciati con una semplice inaugurazione di uno studio psicologico, ora gli esperti delle attività educative dello Studio Socio – Psico – Educativo Adelante sono stati chiamati a svolgere delle attività, e quindi, in collaborazione con i bambini del “7° Valley Camp – Estate 2011”, hanno organizzato dei laboratori, con la finalità di sensibilizzare i bambini e i ragazzi verso particolari temi di carattere sociale quali l’integrazione, attraverso alcune abilità psico-motorie e attitudini alla duttilità. 

Il tema scelto è stato: l’integrazione e l’accettazione del diverso, mentre il percorso educativo aveva come titolo: “Non c’è differenza”. I ragazzi e i bambini provenivano da Alberobello, Santa Lucia, Impalata, Monopoli, e in tutto erano ottanta. Progetto svolto, dalla dott.ssa Latesoriere Manuela, con il supporto di un educatore professionale, tra la fine di giugno e le prime settimane di luglio.

Il primo incontro è avvenuto giovedì 30 giugno con il Laboratorio di animazione multimediale.

07-29-lavori_bambini_adelante“La tecnica del cinema di animazione– aggiunge l’educatore- definita anche stop motion è basata sull’animazione di scene o di personaggi “frame by frame” e combina competenze fotografiche, arti visive e plastiche all’utilizzo di software e strumentazioni specifiche.” Creare con la plastilina personaggi, lasciando libera l’immaginazione, il tutto come forma di espressione. “Il progetto nasce” interviene la dott.ssa Latesoriere: “per avvicinare i bambini e i ragazzi a questa particolare tecnica multimediale e comunicativa, con l’intento di aiutarli a comprendere i meccanismi e a svilupparne le più interessanti possibilità espressive e linguistiche”. I bambini, sono stati suddivisi in due gruppi: il primo era composto da bimbi di età compresa dai 5 ai 10 anni, i quali hanno creato, durante la mattinata, con la plastilina, lasciando libera l’immaginazione e realizzando le proprie idee, lo sfondo e i personaggi. Ognuno ha scelto quali personaggi introdurre nel laboratorio. Nel secondo, i bambini dagli undici ai tredici anni, nel pomeriggio hanno animato la scena facendo muovere i personaggi e facendo a ogni movimento una foto, realizzando così fotografie a sequenza. Alla fine, le fotografie sono inserite in un programma, che le mette insieme e si crea così un filmato, al quale si possono allegare frasi.

Il secondo incontro è avvenuto giovedì 7 luglio con il laboratorio teatrale.

“Il teatro– sottolinea la dott.ssa- Ha l’obiettivo di favorire lo sviluppo delle capacità espressive (corporee, vocali, narrative, poetiche,manuali), la capacità di “ascolto”, lo sviluppo dell’espressione creativa individuale e collettiva e la conoscenza di vari tipi di linguaggio. La scena che i ragazzi hanno girato, si svolgeva in un’aula di una scuola e aveva come oggetto l’integrazione e l’accettazione del diverso”. Durante la mattinata i ragazzi hanno imparato le parti assegnate, e nel pomeriggio è stata girata la scena.

Nel terzo incontro giovedì 13 luglio è avvenuto il laboratorio: Fumettando.

“Il fumetto- afferma Latesoriere- È a tutti gli effetti un mezzo espressivo ed artistico importante da valorizzare, in quanto è pensato per stimolare la creatività, l’espressività e la comunicazione dei più piccoli. E’, infatti, un importante strumento di crescita e di educazione sia al disegno, sia alla lettura e soprattutto alla narrazione di sé”.

Tutti e tre i laboratori avevano la stessa tematica: “integrazione, accettazione del diverso”. “Dai Laboratori” conclude l’educatore: “è emerso che ci sono stati bambini, che si sono attenuti all’animazione e altri invece, che hanno espresso bei concetti, difatti, sono più pronti di noi ad accettare le diversità”.