Consiglio comunale sulla violenza contro le donne

 

 

 

IL CONSIGLIO COMUNALE CELEBRA LA “GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE”
Esposto un drappo rosso a Palazzo di Città

Il 25 novembre di ogni anno ricorre la “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne”, una data importante scelta in onore delle tre sorelle Mirabal, attiviste della Repubblica Dominicana, barbaramente trucidate e uccise nel 1960 per la loro opposizione al regime dittatoriale.

Nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha reso istituzionale questa giornata, invitando i Governi, le organizzazioni e i media a sensibilizzare la società sul tema della violenza di genere. Difatti, il preoccupante aumento dei casi di violenza nei confronti delle donne richiede un impegno concreto e urgente da parte delle Istituzioni e della società civile.

Il Consiglio Comunale, ben conscio di questo fatto, ha voluto celebrare tale giornata impegnandosi, impegnandosi a condividere con il Centro Antiviolenza “ANDROMEDA” di Noci, con l’Ambito Territoriale di Putignano, le Istituzioni, le realtà organizzate del territorio e la società civile, strategie volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno e ad approfondire gli elementi conoscitivi della situazione sul territorio al fine di promuovere interventi di aiuto per le donne che subiscono violenza e diffondere la cultura del rispetto e delle pari opportunità per salvaguardare il valore della differenza.

«Il Consiglio Comunale non poteva rimanere insensibile a questa giornata – ha dichiarato il Presidente del Consiglio Comunale, Stanislao Morea. – Ringraziamo il Centro Anti Violenza per aver proposto la celebrazione di questa giornata. In segno di riconoscimento a tutte le conquiste civili conseguite dalle donne nel corso del secolo scorso, è giusto che il Consiglio Comunale, in questa giornata discuta l’argomento».

L’Assessore alle Pari Opportunità Lorita Tinelli ha tracciato la storia di questa giornata, richiamando l’attenzione di tutti anche sulla Legge Regionale del 2014 con la quale Regione Puglia, per la prima volta, si è dotata di norme specifiche per il contrasto alla violenza di genere. Ha concluso, dunque, con un pensiero: «Quello che c’è spesso non si vede. E i simboli che oggi esponiamo, servono ad evidenziare ciò che è nascosto».

È quindi intervenuta la dott.ssa Antonia Cairo, Presidente della cooperativa che gestisce il CAV “Andromeda”, la quale ha ringraziato l’Amministrazione per l’invito rivoltole e per la sensibilità dimostrata all’argomento. «Tutti i giorni lottiamo contro la violenza sulle donne – ha fatto notare. – È importante che le istituzioni celebrino questa ricorrenza del 25 novembre una volta l’anno per manifestare la loro vicinanza al tema ma anche per dare un indirizzo alla cittadinanza. Infatti, la violenza di genere è un fenomeno culturale ed è responsabilità di tutti fare in modo che vi sia un cambio di tendenza. Non è possibile – ha concluso – che solo i centri anti violenza si pongano il problema. C’è bisogno che le istituzioni li accompagnino. La cultura della non violenza deve basarsi sul rispetto della persona a prescindere dal genere. La violenza di genere è un offesa ai principi universali di uguaglianza e di parità».

È quindi intervenuta il consigliere comunale Anna Martellotta. «Il 25 novembre diciamo no alla violenza. Un giorno solo per ricordare una battaglia che la donna affronta 365 giorni l’anno per difendersi dalla violenza che l’uomo le usa, in forme sia visibili che nascoste. Tutti i comportamenti che non tengono conto della volontà della donna sono di per sé comportamenti violenti. Il femminicidio e solo la punta di un iceberg, perché più visibile, così come le violenze fisiche. Ma vanno considerati anche tutti quei comportamenti violenti più sottesi. L’anti violenza non ha sesso, non è una battaglia femminista. Tante altre situazioni di violenza cominciano con insulti, vessazioni, per procedere con abusi sessuali, maltrattamenti e possono giungere all’uccisione oppure durare tutta una vita. La domanda che dobbiamo porci quindi è: che cosa possiamo fare? Due parole: prevenzione e coraggio. Tutti dobbiamo sapere che quando vediamo in un rapporto di coppia o in un rapporto di amicizia o d’altra natura qualcosa che non funziona, bisogna immediatamente agire. Il fenomeno va stroncato subito, non farlo degenerare. Prevenzione uguale informazione, e quindi educazione alla non violenza. Non è facile educare alla non violenza, perché siamo spesso vittime di stereotipi, pregiudizi; ma è decisamente più semplice agire se educhiamo i nostri figli in questo senso, diamo il buon esempio a casa, nelle scuole. Forgiare i giovani al concetto della non violenza è molto più facile. Dobbiamo interfacciarci con le scuole. Anche i nostri figli devono imparare a percepire la violenza domestica e a capire che uno spintone alla mamma non è un comportamento normale. Loro sono il nostro futuro e vanno educati a non avere paura di denunciare questi episodi. Voglio oggi ricordare un numero, il 1522, attivato dal Dipartimento ministeriale per le Pari Opportunità per fornire ascolto e sostegno alle donne vittime di violenza 24 ore su 24. Il servizio può essere fruito anche da chi è a conoscenza di episodi e vuole denunciarli. La denuncia è indispensabile a far scattare un’indagine e ad attivare una rete di protezione per la vittima. Ricordo che a Noci abbiamo bellissima realtà sociale, l’Associazione Dimensione Famiglia, che funziona egregiamente e spontaneamente offre aiuto alle donne vittime di maltrattamenti, segno questo che la nostra comunità è sensibile al tema. I Servizi sociali, il Cav, i sanitari del primo soccorso, gli avvocati possono aiutare. Una donna che denuncia può sentirsi protetta? Sì, se tutti questi soggetti sono preparati e fanno rete fra loro». Il consigliere Martellotta ha ricordato le numerose funzioni svolte dal CAV, così concludendo: «Propongo la costituzione di un nuovo servizio a vantaggio del cittadino, il banco legale. Si tratta di un front office legale al quale chiunque può rivolgersi per ricevere info di base su problematiche legali da parte di avvocati iscritti alle liste di gratuito patrocinio, senza parcella per l’utente che presenta modello Isee. Si tratterebbe del naturale completamento di quel percorso intrapreso con il banco alimentare e il banco farmaceutico. Il servizio potrebbe attivarsi attraverso un protocollo d’intesa con l’Ordine degli Avvocati di Bari ed essere ospitato presso quella parte del Centro Anti Violenza rimasta vuota».

Anche il consigliere Angela Lobianco ha voluto dare il suo contributo alla discussione: «Questa è una giornata che si preferirebbe dimenticare e che, invece, siamo costretti a ricordare perché purtroppo ogni giorno le donne continuano a subire violenze. Ritengo si debba lavorare di più nelle scuole, perché è lì che si verificano i primi casi di abuso. Dobbiamo invitare i bambini a denunciare gesti irrispettosi e insegnare soprattutto alle nostre figlie, alle nostre nipotine, ad essere meno perfette e più coraggiose. Sostengo la proposta del consigliere Martellotta. I professionisti si mettono a disposizione anche attraverso le Banche del Tempo, che aiutano a superare quel senso di vergogna che spesso i ha nel rivolgersi a questi sportelli, perché dobbiamo anche tener conto del fatto che spesso questi fenomeni si verificano anche in contesti insospettabili. Concludo facendo un appello a tutte le donne ad essere più coraggiose!».

«Vorrei cogliere l’occasione di questa giornata come occasione per riconoscere che il problema è serio, ed ha una lunga storia, ma non credo che il problema sia solo culturale – ha aggiunto il consigliere Fortunato Mezzapesa. – In una società sana dovrebbe esserci equilibrio tra tutte e due le componenti, maschile e femminile. Ci sono stati tempi in cui questo equilibrio c’è stato, penso all’antico Egitto, tanto per fare un esempio. Si tratta del modo in cui è organizzata una società. Il primo luogo in cui le cose non funzionano è la famiglia: se le famiglie funzionano, funzionano le società. E quindi le famiglie andrebbero aiutate in modo importante. Se non c’è un giusto equilibro tra l’uno e l’altro sesso in famiglia, questo squilibrio si ripercuote poi su tutta società».

Il consigliere Francesco Recchia ha riportato all’assise tutta ed ai presenti il saluto e la vicinanza della collega Francesca Gigante, la quale con rammarico non è potuta essere presente per motivi di lavoro.

«Oggi simbolicamente celebriamo una ricorrenza, come succede molte altre volte durante l’anno – ha dichiarato il Sindaco Domenico Nisi. – Oggi però bisogna tentare di agire, perché spesso quando si discute si rimandano le soluzioni ad un momento altro. Effettivamente rispetto a questa tematica la convenzione non riesce ad essere incisiva abbastanza e per questo è necessario operare nelle scuole, nei centri dedicati e via dicendo. Credo sia importante essere forieri di qualcosa di concreto. Qualche mese fa abbiamo inaugurato il CAV in una struttura prima abbandonata, che assiste porzioni importanti di territorio. Le proposte avanzate ci trovano tutti d’accordo. Con il supporto e l’aiuto di tutti, non solo di idee ma anche operativo, possiamo lavorarci. Le problematiche sociali sono tante e vanno date delle risposte. Mettiamoci a lavorare per implementare anche questo servizio. Sarebbe importante per noi ritrovarci tra un anno con un risultato raggiunto. Vorrei riflettessimo anche sul fatto che oggi i social sono diventati una terribile valvola di sfogo per molti, anche grazie alla sicurezza data dalla tastiera e da uno schermo – ha concluso il Sindaco, – e rispetto a questo credo occorra avere un occhio di attenzione e noi per primi abbiamo l’obbligo non solo di vigilare e ma anche di non farci portatori di messaggi poco edificanti».

«Rispetto alle proposte avanzate, sicuramente ci dobbiamo vedere per concretizzare – ha concluso l’Assessore Lorita Tinelli. – Le accolgo positivamente. Aggiungo che il CAV ha già intrapreso un’attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole di tutto il territorio, e questo mi rende felice. Abbiamo tutta una rete sociale ampia su cui investire e dobbiamo fare in modo che funzioni nel miglior modo possibile. Grazie a tutti!».

Per l’occasione, fuori dal palazzo Comunale è stato esposto un drappo rosso. Un lungo elenco con i nomi delle vittime della violenza di genere degli ultimi quattro anni è stato esposto nell’Aula consiliare. Tutti, il Sindaco, la Giunta, il Presidente del Consiglio, i Consiglieri comunali, i dipendenti comunali e i cittadini presenti, hanno indossato, in segno di adesione e partecipazione, un fiocco rosso.

Fonte: https://www.facebook.com/lorita.tinelli/posts/10211293354278911?notif_t=like&notif_id=1480081668748320

 

Varato all’unanimità il nuovo regolamento per l’erogazione di interventi per il sostegno sociale

NOCI (Bari) – Il consiglio comunale all’unanimità, caso raro in questo consiglio comunale, ha votato venerdì scorso per l’approvazione del nuovo regolamento per l’erogazione di interventi per il sostegno sociale e l’inclusione sociale attiva. Un provvedimento ben accolto da maggioranza e minoranza che hanno dato prova di sinergia nell’ammodernare un regolamento che va a disciplinare le modalità di intervento per il sostegno sociale e l’inclusione sociale attiva. Meno discrezionalità e maggiori criteri oggettivi le parole che più spesso sono risuonate nell’aula in occasione dell’approvazione.

Approvazione regolamento per l’erogazione di interventi per il sostegno sociale e l’inclusione sociale attiva. Revoca delibera di C.C. n.6 del 12/02/1991 così come modificata dalla delibera di C.C. n.30 del 30/11/1994 e revoca delibera di C.C. n.169 dell’11/11/1984.

L’assessore all’inclusione sociale, Lorita Tinelli, ha relazionato venerdì scorso in merito al secondo punto all’rordine del giorno, cioè la delibera di adozione del nuovo regolamento per l’erogazione di interventi per il sostegno sociale e l’inclusione sociale attiva. Un regolamento frutto di una intensa attività di confronto partecipato con varie realtà associative che si occupano di emergenze sociali, i CAF, il Banco farmaceutico ed il Banco Alimentare, oltre alle commissioni consiliari servizi e politiche sociali ed affari generali. Un regolamento che fissa a € 5.000 di reddito ISEE il tetto massimo per poter aver accesso al sostegno sociale; stabilisce l’introduzione di un sostegno “una tantum” ed introduce il “servizio civico”.

Unanime il coro di apprezzamento da parte di tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza per il lavoro svolto dall’assessorato per ammodernare il regolamento in vigore che risale al 1994.Il presidente del consiglio Morea si complimenta con l’assessorato per lo svecchiamento del regolamento; il consigliere Paolo D’Onghia (Modello Noci) presenta questo regolamento come un enorme passo avanti rispetto al precedente perchè definisce meglio le competenze e le modalità di erogazione di interventi sociali da parte dell’Ente comunale e ringrazia tutti i componenti delle commissioni politiche sociali e affari generali, oltre alla responsabile del servizio politiche sociale per l’ottimo lavoro di ascolto fatto sul territorio; il consigliere Angela Lobianco (FI) si complimenta con l’assessore e le commissioni per aver posto fine alle erogazioni a pioggia nel settore sociale e per aver introdotto con questo regolamento criteri oggettivi; il consigliere Orazio Colonna (M5S) si auspica un maggiore raccordo fra il nuovo regolamento da approvare e le politiche regionali, fra cui il ReD (Reddito di Dignità) di recente introduzione in Puglia da parte della Giunta Emiliano. Propone inoltre di devolvere le somme dei gettoni di presenza annuali dei consiglieri  (circa 300€ cadauno) ed una parte da definire di quello degli assessori per finanziare gli interventi che partiranno con l’adozione di questo nuovo regolamento. Sulla proposta si apre un dibattito: tutti i cosiglieri si dicono disponibili e si stabilisce che gli uffici faranno una proposta entro novembre sulle modalità per destinare le somme alle politiche sociali; il consigliere Mariano Lippolis (Sinistra) si dice soddisfatto per il lavoro svolto in questi 17 mesi per giungere all’approvazione del nuovo regolamento sull’erogazione dei contributi per il disagio sociale ed evidenzia come l’aver fissato in 6 mesi la durata massima del sostegno è garanzia di alternanza e dinamicità; il consigliere Giuseppe Notarnicola (UDC) si dice soddisfatto del lavoro di gruppo svolto da tutti; il consigliere Giuseppe D’Aprile (CoR) sottolinea l’importanza del lavoro svolto in un settore su cui le risorse per il sostegno sociale tenderanno sempre a diminuire; il consigliere Mino Tinelli (CpR) ed il sindaco Nisi si dicono soddisfatti per il lavoro fatto da tutto il consiglio. La delibera passa con 16 voti a favore. Ripetiamo: caso raro in questo consiglio comunale.

Fonte: http://www.noci24.it/politica/consiglio-comunale/13923-varato-all-unanimita-il-nuovo-regolamento-per-l-erogazione-di-interventi-per-il-sostegno-sociale

Tavoli per la sussidiarietà circolare, ass. Tinelli “Il progetto non ha funzionato”

NOCI (Bari) – Torna all’attenzione del consiglio il progetto dei “Tavoli per la sussidiarietà circolare” promosso dall’ex assessore Gentile Fusillo sviluppatosi in due soli incontri pubblici del 12 marzo e 13 novembre 2015. A sollevare il caso mediante una interrogazione all’assessora Lorita Tinelli (in foto a sinistra) durante il consiglio comunale del 26 è la consigliera Lobianco (FI) per la quale sarebbe stato un clamoroso flop a livello di partecipazione ed efficacia.

11 28 consiglio lobiancoAnche numerosi cittadini il 13 novembre scorso avevano sottolineato le lacune del progetto in termini di occasioni di incontro e di coinvolgimento. Per di più per la Lobianco (in foto a sinistra) sarebbe un progetto esoso, circa 2700€ più iva, a fronte di miseri risultati.

Come detto in sede di presentazione del progetto il 24 febbraio 2015, il progetto si poggiava su una macrostruttura valida per tutte le città in cui era già stato avviato (Andria, Corato e Ruvo di Puglia) ed una microstruttura che variava da comune a comune a seconda delle esigenze territoriali. In linea di massima la macrostruttura sarebbe stata composta da tre fasi: una conoscitiva del territorio (scuole, PA, associazioni); una seconda concernente l’individuazione di tematiche da dibattere; una terza, infine, in cui organizzare incontri pubblici per far convergere attori sociali ed amministrazione comunale. Evidentemente su Noci tutto si è fermato alla sola prima fase, quella conoscitiva (l’incontro del 12 marzo 2015) ed uno conclusivo (il 13 novembre 2015), voluto dall’attuale assessora Lorita Tinelli, per chiudere il progetto. In consiglio Tinelli ha ribadito che l’azienda Vitacom che ha realizzato il progetto starebbe sollecitando il pagamento ed il Comune starebbe trattando per ridimensionare l’importo.

11 28 consiglio notarnicolaA questo punto la consigliera Lobianco ha attaccato la Giunta Nisi chiedendo a gran voce di comunicare i metodi con i quali fosse stato scelto il progetto della Vitacom, invitando a rispondere il vicesindaco Gentile, presente in Giunta all’epoca dei fatti. Marino Gentile ha ribadito che il progetto parlava di partecipazione dal basso ed era in linea con le idee di partecipazione della maggioranza. Pretendere il pagamento, però, per il vicesindaco significherebbe millantare di averlo portato a compimento. Ne segue un’accesa polemica sull’inutilità del progetto visti gli esiti ed interviene anche il consigliere Conforti (NCD) proponendo una delibera di Giunta per revocare la determina di impegno di spesa e di pagamento. Per la maggioranza interviene Fabrizio Notarnicola (PD) (in foto a sinistra) “Il progetto ha avuto dei problemi, ma l’ass. Gentile Fusillo l’ha portato avanti  e ci ha creduto fino a che ha potuto. D’altra parte mi risulta che ci sia stata poca partecipazione. Capiremo le responsabilità”.

Fonte: http://www.noci24.it/politica/giunta-comunale/12353-tavoli-per-la-sussidiarieta-circolare-ass-tinelli-il-progetto-non-ha-funzionato