La Dottoressa Janja Lalich è una ricercatrice ed educatrice specializzata in sistemi chiusi (sette, tratta di esseri umani, situazioni di influenza e controllo coercitivo, estremismo ideologico), con particolare attenzione al reclutamento e all’indottrinamento e ai metodi di influenza e controllo. È professoressa emerita di sociologia alla California State University di Chico e da oltre 30 anni studia la psicologia sociale di gruppi controversi e relazioni di sfruttamento e abusi. La Dottoressa Lalich ha scritto e tenuto numerose conferenze, ha fornito consulenza alla comunità dell’intelligence internazionale sull’estremismo e l’indottrinamento e ha prestato servizio come consulente e testimone esperto in cause civili e penali.
Nel mio blog ho più volte tradotto alcuni dei suoi scritti e recensito un paio dei suoi libri.
Ho trovato interessante l’elenco che riporta nel suo sito sulle azioni usate per modellare un sistema chiuso e di influenza. Di seguito l’elenco:
- Isolamento della persona e manipolazione del suo ambiente.
- Controllo delle informazioni che entrano ed escono dall’ambiente del gruppo.
- Separazione e/o alienazione dalla famiglia e dagli amici.
- Dissociazione indotta e altri stati alterati mettendo la persona in una lieve forma di trance (attraverso il parlare in lingue, cantando, ripetendo affermazioni, lunghi periodi di meditazione o preghiera, lunghe sessioni di denuncia, lunghe ore di lezioni o di studio, processi pubblici o umiliazioni di gruppo, circa critiche sul posto incentrate su un individuo, abusi sessuali, torture, ecc.)
- Controllo delle risorse finanziarie della persona.
- Debilitazione dovuta a dieta inadeguata e affaticamento; sonno e privazione del cibo.
- Degrado del senso di sé della persona, attraverso la confessione, l’autodenuncia, il rimprovero, la critica e l’autocritica, l’umiliazione, e così via, in sessioni individuali o di gruppo.
- Pressione dei pari e della leadership, in particolare utilizzando potenti meccanismi di colpa.
- Ansia, paura e confusione indotte, con gioia e certezza offerte attraverso la resa al gruppo; instillare la convinzione che la sopravvivenza fisica, emotiva, spirituale della persona dipenda dal rimanere con il gruppo; anche crisi indotte, in modo che la persona debba accettare atti simbolici (o reali) di sottomissione al gruppo attraverso il tradimento e la rinuncia a sé, alla famiglia e ai valori precedentemente detenuti.
- Controllo della vita personale e, in molti casi, della vita sessuale della persona.
- Ampie sessioni di indottrinamento (attraverso lezioni bibliche, formazione politica, formazione alla vendita, lezioni di autocoscienza, lezioni dei leader).
- Assegnazione di compiti monotoni o attività ripetitive, come cantare o meditare, o pulire o copiare materiale scritto o lavoro amministrativo meccanico.
- Rigide norme di sicurezza e regole quotidiane.
- Alternanza di asprezza e clemenza in un contesto di necessaria disciplina.
Attenzione, però! La Dottoressa Lalich ci fa notare che non tutti i gruppi utilizzano queste tecniche. Un gruppo particolare, per esempio, può essere abbastanza efficace usando solo alcune delle azioni sopra citate, insieme al fascino, o ai poteri persuasivi, di un leader manipolatore. Alcuni gruppi potrebbero non aver bisogno di utilizzare l’isolamento, una dieta inadeguata o la fatica per esercitare un controllo considerevole sui propri membri.
Il punto è che la maggior parte dei leader ha al proprio comando e utilizza consapevolmente una selezione di tecniche di influenza che impiega secondo necessità per controllare i propri seguaci.
E’ importante quindi prestare sempre attenzione e diventare consumatori più consapevoli
Elaborato dal sito: https://janjalalich.com