L’intervista che non è piaciuta a qualcuno

“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri” – George Orwell

“C’è chi recupera la propria reputazione, deturpando quella degli altri” (Cit.)

“NEMICO – ORDINE SP. Fair game. Può essere privato della proprietà o danneggiato con ogni mezzo da qualsiasi scientologist senza che lo scientologist venga disciplinato. Può essere imbrogliato, querelato, gli si può mentire, può essere distrutto” – HCO PL 18 Ott 67 Issue IV, Penalties for Lower Conditions

“«È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà d’informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede. Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte e riparati gli eventuali errori.” Art. 1 del codice deontologico del giornalista

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Ringrazio gli amici dell’AIVS per aver postato la mia intervista sul loro canale youtube. Di fronte alla censura con minacce di ricorrere a carte bollate, bisogna far fronte comune. La libertà di espressione è garantita ancora nella nostra nazione e mi piace ricordare in questa occasione l’Art. 19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

E’ ovvio che libertà di espressione è diversa dalla libertà di attaccare personalmente qualcuno, di diffamarlo, di screditarne la sua credibilità andando a cercare col lanternino il posto delle virgole nei suoi scritti o una parola mal detta nei suoi discorsi.

Giungere a questi livelli da III anno della scuola dell’infanzia (con tutto il rispetto delle intelligenze di quei bambini) è davvero indicativo del valore morale delle persone che adottano certi metodi inutilmente censori e intimidatori, nonchè delle loro reali intenzioni. Ma tant’è.

Sono davvero pronta a discutere di questo e di altri argomenti similari, che ormai mi coinvolgono dal 2006, in tutte le sedi necessarie. Credo che i tempi siano sufficientemente maturi per scoperchiare le tante dinamiche agite nel “favore dell’ombra delle tenebre”.

Per il momento grazie a tutti coloro che mi sostengono.

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