L’ intervista alla dottoressa Lorita Tinelli: “È importante ascoltare i campanelli d’ allarme”

Lorita sappiamo che sei molto impegnata sul fenomeno sette. Cosa ti ha portato ad occuparti di questo campo?

– La scelta di occuparmi è stata fortuita. Durante il periodo universitario una persona a me cara è finita nelle maglie di un gruppo settario e ha repentinamente cambiato tutta la sua vita, persino il modo di vestire e di parlare. La cosa mi ha davvero incuriosita tanto da portarmi a intraprendere uno specifico cammino di studi e di ricerche sul fenomeno.Ho avuto la fortuna di incontrare importanti studiosi e di accedere ad informazioni riservate di certi gruppi, ma anche di raccogliere tantissime storie e testimonianze. Mi si è aperto un mondo di cui ancora mi occupo, con la stessa curiosità e passione di sempre, che mi portano a studiare continuamente, a mantenere l’ascolto attivo e a cercare modi e strategie per aiutare le persone, vittime di certi sistemi, e a sollecitare la politica le Istituzioni ad occuparsi in maniera più utile dell’argomento.

Da esperta di questo campo quali sono i segnali che aiutano un semplice profano a riconoscere una vittima di setta?

I primi segnali che il neofita evidenzia sono un eccessivo e accalorato fanatismo verso i nuovi principi acquisiti, che lo porta a parlare solo di questi e ad accendere discussioni con tutte le persone che gli sono vicini e che non appartengono al suo cammino.

Si sente un illuminato che ha compreso verità non alla portata di tutti e per questo inizia conversazioni di sfida.

A tale comportamento si associa anche un cambiamento del linguaggio e in diversi casi anche di vestiario.

La differenza tra il suo prima e il suo dopo deve essere evidente e quasi una sfida, in molti casi incoraggiata implicitamente e non solo dal nuovo gruppo di appartenenza.

Una prova attraverso cui il neofita deve dimostrare di essere disposto anche ad allontanarsi da chi potrebbe ostacolare il suo cammino. Ed è qui che iniziano i problemi con parenti ed amici, con conseguente allontanamento e chiusura dei rapporti questo è un passaggio utile alla setta per creare col neofita una alleanza più profonda e per mostrarsi come la sua unica e vera famiglia.

Che consiglio daresti ad un parente che ha il familiare vittima di una setta?

Il mio consiglio è quello di non cedere alle provocazioni che il neofita porterà nelle discussioni.

Non attaccare mai la setta in cui è finito il proprio caro.

Interrompere gli eventuali aiuti economici.

Mantenere aperto un dialogo, cercando di capire su quale tipo di fragilità sta agendo la setta o il guru di turno.

Ma soprattutto di farsi aiutare dagli esperti del settore nel gestire la situazione.

Cosa diresti ad un’ adepto che vuole uscire da una setta ma non ha il coraggio per farlo?

Di prendersi del tempo per analizzare le motivazioni che l’hanno portato lì e per analizzare l’intera esperienza fatta. Ma anche di avere il coraggio di ascoltare anche coloro che vengono ‘banditi’ dalla setta.

E di leggere anche quelle letture che vengono considerate inappropriate per un affiliato ad una setta.

E’ importante riattivare il senso critico e ascoltare quei campanelli d’allarme che hanno insinuato dei dubbi circa quella esperienza.

 Fonte: https://ilsistema.home.blog/2019/10/28/l-intervista-alla-dottoressa-lorita-tinelli-e-importante-ascoltare-i-campanelli-d-allarme/?fbclid=IwAR0-ofQY9t-8mPOyRj6RjgY1UvuE5USBoF-SpKzjaf4RvLhjzQ-j0qpEO2Y