Definizione e spiegazione della parola “cult”

Un culto può essere sia un gruppo sociale fortemente limitato o un movimento sociale diffuso tenuto insieme attraverso un impegno comune per un leader carismatico. In esso può essere difeso un sistema trascendentale di  convinzioni (spesso ma non sempre di natura religiosa), che include una chiamata per una trasformazione personale. Esso inoltre richiede un alto livello di impegno personale dei suoi membri, mediante parole e azioni.

Questa definizione non vuole essere valutativa, nel senso di implicare che un gruppo possa essere buono o cattivo, benigno o dannoso. Piuttosto con essa di  intende trasmettere una visione sistemica di tale gruppo, che è composta da un rapporto carismatico, una promessa di compimento, e una metodologia con cui raggiungerlo.

I “Culti” differiscono nella loro ideologie dominanti  e nelle loro esigenze specifiche, pratiche e comportamentali; un singolo gruppo può anche cambiare nel corso della sua vita o in sedi diverse. Questi gruppi si fondano  su un continuum di influenza (l’influsso di un gruppo particolare sui suoi membri e sulla società, e viceversa) e un continuum di controllo (da meno invasivi a onnicomprensivi).

I “Culti” possono essere distinti da altri gruppi non-tradizionali, per esempio, sette religiose o politiche, gruppi  di frangia o alternativi o movimenti, comuni e comunità, perché orientati da ideologie intense e richieste di impegno totale di almeno alcuni dei membri. Ogni gruppo deve essere osservato e giudicato per i suoi meriti e le proprie pratiche e comportamenti come se si rientra in questo tipo di categoria, che non vuole essere sprezzante o unilaterale.
I “Culti” sono spesso totalitari e separatisti. Alcuni culti sono totalitari quando sono esclusivi nel la loro ideologia (sacro, l’unico modo) e di imporre i loro sistemi di controllo sociale che sono confinanti e all-inclusive (che comprende tutti gli aspetti della vita). Alcuni culti sono separatisti quando promuovono ritiri dalla società.

La gente in questi culti tende a
1. Sposare un onnicomprensivo sistema di credenze
2. Mostrare devozione eccessiva e  dipendenza nei confronti dei proprio “perfetto” leader
3. Evitare le critiche sul gruppo, sul suo leader  e sul le sue pratiche
4. Avere un atteggiamento di disprezzo per i non affiliati
Spesso, le caratteristiche totalitarie e separatiste di alcuni culti li fanno apparire estranei e minacciosi, e sono queste le caratteristiche  che hanno attirato grande attenzione dei mass media.

Questo articolo è tratto da Bounded Choice: True Believers and Charismatic Cults by Janja Lalich (University of California Press, 2004). Copyright 2004

 

Traduzione della Dr.ssa Lorita Tinelli

 

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