“Io violentata da Arkeon”

Processo alla psico-setta di Carlo Moccia, in aula i primi testimoni. Un “maestro” già condannato a 6 anni di reclusione per violenza carnale

« Fui violentata da un maestro di Arkeon, il pretesto: un rito per riportare alla mente un ricordo d’infanzia; l’attimo in cui, da piccola, sarei stata abusata sessualmente da un pedofilo ». Emergono ormai sconcertanti le testimonianze nelle aule al neon di via Nazariantz; che ieri ha aperto il sipario a quello che prende forma come il processo più importante, di certo il più sconvolgente dell’anno giudiziario barese. Tremano gli imputati: per primo Carlo Moccia, il fondatore della psico-setta (che ha deciso di non comparire in aula), e poi i “maestri” di Arkeon le cui trame si svelano nelle parole tremanti d’emozione e rabbia dei testimoni. « Non c’era nessun pedofilo; erano solo pretesti per estorcermi denaro,  usarmi in tutti i modi… anche come oggetto sessuale!”. La pratica era sempre la stessa, lo dimostrano le testimonianze finora raccolte. Gli adepti di Arkeon venivano, attraverso riti e cerimonie volte a condizionarne la mente, assoggettati alla volontà di individui che si facevano chiamare “mestri”; si parla di cerimonie in cui, tra musica ad altissimo volume, stridenti gong di tamburo ed urla strazianti, i partecipanti venivano portati a credere di essere stati violentati dai genitori o da un non ben precisato pedofilo durante l’infanzia. « Non te lo ricordi perché eri tropo piccola – cantilenavano i “maestri” – ma di certo hai subito una violenza carnale… l’hanno subita tutti da bambini: questa è la causa dei mali che affliggono la tua vita! ».  Il “lavaggio del cervello” condizionava a tal punto gli individui che alcuni hanno persino denunciato alla magistratura, per violenza carnale, ignari genitori, zii e amici. « Durante le cerimonie – racconta una testimone – alcuni vomitavano. Allora il maestro si compiaceva: “Brava! Quello che hai appena rimesso non è vomito, ma lo sperma del pedofilo che ti ha violentato!” ».   Più ci si liberava della “presenza del pedofilo”, più si avanzava nel “lavoro di purificazione”, come veniva definito dai maestri di Arkeon, che consisteva in tre livelli: il primo dal costo di circa 400 mila delle vecchie lire, il secondo di circa 800 mila lire ed il terzo (la testimone racconta il suo percorso nella setta prima e dopo l’utilizzo corrente dell’Euro) di circa 12 mila euro. Una bella cifra, che finiva dritta dritta nelle tasche dei “guru” della setta.   E già, perché il risvolto economico di questa vicenda è un elemento da non sottovalutare. « Mi facevano firmare assegni intestati alla mia persona – racconta una testimone – anche se i maestri preferivano consegnassi denaro contante, è più conveniente per degli scambi a nero. In questo modo ho posto nelle loro mani più di 15 mila euro ». La setta aveva aperto sedi in tutta Italia, anche con l’appoggio di alcuni membri della Chiesa, gli adepti erano migliaia: è facile immaginare, quindi, che gli introiti di Moccia & Co. fossero a parecchi zeri.  I testimoni di questo processo avevano sporto denuncia presso le questure di molte città italiane, ma non erano mai stati creduti; solo l’intervento di alcune associazioni, che si battono per la tutela dei fuoriusciti dalle sette religiose (una fra tutte, il CeSAP: Centro studi per gli Abusi Psicologici), e dopo l’intervento della stampa, le acque intorno al caso hanno incominciato a muoversi.  «  Ne abbiamo passate di tutti i colori – continua – è difficile pensare che le forze dell’ordine, coloro i quali hanno il compito di difendere i cittadini, siano stati i primi a voltarci le spalle ». Ora i ricordi spiacevoli fanno posto alla speranza. «  Abbiamo fiducia nell’operato dei giudici, ed invitiamo tutti coloro che hanno mantenuto il riserbo per tanti di anni di uscire allo scoperto e di unirsi a noi in questa lotta!  Sappiamo che a Bari ci sono molti ex adepti della setta, è ora che escano dall’ombra e facciano sentire la propria voce… ».  Il processo che si tiene in questi giorni a Bari fa parte di un filone che si estende per tutto lo Stivale. Nei giorni scorsi sì è concluso il processo gemello di primo grado a Milano, che riguarda uno degli imputati del processo di Bari, il maestro di Arkeon Francesco Antonio Morello (il “maestro” citato nelle testimonianze). Morello è stato condannato a Milano a 6 anni di reclusione e 5 mila euro di risarcimento, per aver abusato sessualmente di due sue allieve che frequentavano i suoi seminari. Facendo leva sulle loro debolezze e sul ruolo da lui rivestito, le ha indotte a pratiche sessuali che, secondo lui, sarebbero servite a far riemergere il ricordo di un presunto abuso sessuale vissuto nell’infanzia.   A Bari Morello è imputato per i reati di associazione a delinquere finalizzati a truffa, abuso della professione, violenza privata. È inoltre indagato per calunnia, insieme ad altri 46 membri di Arkeon che hanno denunciato due fuorusciti della setta e la presidente del CeSAP, la psicologa Lorita Tinelli.

 

Mirko Misceo

Da Il quotidiano di Bari del 26 maggio 2011

9 pensieri su ““Io violentata da Arkeon”

  1. Da brivido!
    E se si denunciasse per favoreggiamento tutti coloro che in questi anni l’hanno insultata, diffamata, sostenendo che si fosse invetata tutto.
    Neppure un minimo di vergogna e di scuse immagino.
    Ma dinnanzi a queste testimonianze tutto si ridimensionerò e sarà messo al giusto posto.

  2. Il vero problema è che nonostante questo e tutto quello che emergerà molti non si sono risvegliati o hanno paura. Spero di poter dare il mio contributo..

    • Le assicuro che se il processo si tiene secondo le giuste regole, tra esame e controesame anche i più duri cederanno e la verità verrà fuori. Sempre se il Collegio vorrà ascoltarla.

  3. Dalla Carta dei Valori di Arkeon ricopio il significato della parola Guerrieri:

    Guerrieri:

    crediamo che il Guerriero non sia colui chevuole la guerra, ma colui che parla la lingua sacra dei padri; ilguerriero è morbido e potente e crede in parole antiche comel’onore, il rispetto, la fratellanza. E’ potente perché ha ricevutola benedizione dei padri e degli antenati

    Sottolineo: il guerriero non è colui che vuole la guerra, ma è morbido e potente e crede in parole antiche come l’onore, il rispetto, la fratellanza.
    Io ho creduto in tutto questo, ma onore e risetto sono Valori che sono profondamente caduti sia di fronte alle notizie degli abusi sia per come alcuni, incarnando un falso concetto di ‘fratellanza’ hanno iniziato ad attaccare chi faceva emergere le cose che in Arkeon non andavano. L’uso poi dei blog da parte di alcuni Maestri mi hanno lasciato basìto. Un evidente esempio dei Guerrieri che non vogliono fare la guerra e sono morbidi. Per tutto questo, per la Verità che mi si è aperta, io non posso che essere solidale con le persone che sono state brutalmente attaccate. Un modo indegno di difendersi è stato quello dei Maestri. Non all’altezza del loro ruolo e dei Valori che si sbandieravano.
    Una persona profondamente delusa

    • Salve Alberto, ti ringrazio per le tue parole, che vorrei fossero prese come spunti dii riflessione e non come ulteriore giustificazione per fare inutile polemica. E’ sempre ‘deludente’ vedere che un dibattito su argomenti di interesse pubblico finisce nello scadere sul personale, com’è stato fatto da alcuni individui sino ad ora. Dal mio punto di vista questo, piuttosto che diventare un punto di forza, si è rivelato un grande boomerang per gli autori ed esecutori del progetto diffamatorio. Di danni ne hanno fatti tanti, ma di questo e di altro sarà bene parlarne nelle sedi più opportune.
      Cordialità
      Lorita

      • Io sarò a Bari, in Tribunale, soldi permettendo, per dare il mio piccolo contributo alla verità. Si parla di risveglio, sono assolutamente sveglio, vigile e pronto alle verità. Non cerco vendette o altro, avrei voluto che molti maestri( il minuscolo è voluto) chiedessero scusa invece di denunciare con fotocopie la Dott.ssa Tinelli . Questo è un piccolo esempio di come li dentro si arrivasse al NON pensiero critico e alla negazione del libero arbitrio. Ci vediamo presto!!

        • Concordo con te Pietro. Che si cominci a chiedere scusa. Io provo solo un grande senso di amarezza e di vergogna per l’azione incoerente di tanti. Di menzogne ne abbiamo ascoltate tante, e di azioni indegne ne abbiamo viste tante. Si veda la trasgressione creativa. Quanto di spirituale c’è in questa trasgressione?

          • Sono d’accordo con Alberto e Pietro. Un esame di coscienza qualcuno dovrebbe farselo sia per le denunce fotocopia sia per quella porcheria di attacchi a mezzo internet, che nulla hanno di quei ‘falsi’ contenuti spirituali, con i quali oggi vorrebbero riempirsi la bocca quelli di Arkeon. Sono disgustata, per i vecchi ricordi e per le nuove azioni.

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