L'adesione ad una mentalità distruttiva

Come e perché si aderisce ad un culto distruttivo
L’affiliazione ad una ideologia settaria totalitaria presuppone un coinvolgimento completo dell’individuo, tale da generare una modificazione psicologica e comportamentale dello stesso.
Questo non solo ne limita la libertà di pensiero ed azione, ma anche orienta la sua vita in toto, fino all’accettazione di stili distruttivi per se stesso e per gli altri.

Gli elementi a favore del mutamento individuale e della assoggettazione al gruppo e al suo leader carismatico sono rintracciabili in fattori interni e fattori esterni all’individuo.

I fattori interni
a) La condizione psicoemotiva
In studi precedenti (1998) [1] è stato possibile dimostrare che l’adesione ad un’ideologia settaria presuppone che l’individuo stia vivendo uno stato emotivo particolare.
La perdita di una persona cara, un lutto, un esame non andato bene, aspettative fallite, … possono essere fattori scatenanti di uno stato di necessità emotiva. Questo pone l’individuo nella condizione di maggiore sensibilità verso discorsi di carattere spirituale/affettivo. Pensare ad un Dio, ad un Maestro, ad un Padre, ad un’Entità Superiore, che possa sconfiggere il dolore e la propria sofferenza, è un modo per de-responsabilizzarsi dal problema e di affidare la risoluzione delle proprie angosce ad un’altra persona, di cui si riconoscono doti eccezionali. L’adesione al gruppo, quindi, non è consapevole e volontaria né la scelta razionale, ma l’individuo finisce per essere trascinato dal flusso dei condizionamenti somministrati e ne subirà le conseguenze [2].

b) La struttura di personalità dell’adepto

Molti studi (1991) [3] hanno evidenziato che aderenti a sette distruttive e devianti hanno le seguenti caratteristiche in comune:

1) Educazione familiare rigida
La grande maggioranza degli adepti di sette distruttive da bambino ha vissuto in un clima familiare rigido, anafettivo e squalificante.

L’aver vissuto in questo modo li porta a perpetrare e a ricercare tali sistemi di relazione e comunicazione in altre esperienze della propria vita.

Chi è vissuto in un sistema rigido presenta delle difficoltà ad esprimere liberamente ciò che desidera. Nel proprio vissuto probabilmente nessuno ha risposto alle richieste: questo avrà portato la persona ad una serie di esperienze di vita non sempre positive (nel passato di molti aderenti a culti distruttivi, ci sono esperienze di droga, di abbandono, di violenza, …).

Quando un culto o un gruppo con regole precise si propone al soggetto in termini amichevoli, egli risponde. Il desiderio è quello di aderire ad un sistema conosciuto e stabile, che gli consenta di vivere la sua vita felicemente.

Gli stessi rapporti saranno vissuti in termini di punizioni e gratificazioni. La stessa spiritualità è vissuta in questi termini.
Si comincia a credere che qualsiasi evento negativo sia meritato perché vissuto in termini di punizioni dall’Alto, per qualcosa di sbagliato commesso o anche pensato!

2) Esperienze di delusione

L’adepto ha vissuto una serie di delusioni nella sua vita.

Nel paragrafo precedente si accennava alla perdita di qualche persona cara. Divorzi, separazioni, perdite, malattie, lutti, … sono esperienze di abbandono. Chi vive queste esperienze si sentirà più sensibile verso persone o gruppi che promettono accoglienza senza apparenti pericoli o richieste evidenti.

Spesso, poi, il gruppo promette immediatamente conforto e gratificazione e questo è molto allettante.

3) Bassa auto-stima
Il potere dell’affiliazione ha un provato valore distruttivo della vita di molti individui.
Difatti molti di coloro che sono affascinati dai movimenti estremi hanno dei problemi di scarsa auto-stima.
Se una persona, non ha sviluppato un sano amore di se stessa e non riesce a valorizzare le sue credenze e le sue abilità, mostra maggiore recettività verso sistemi totalitari.

Chi non ha imparato a stimarsi, tenderà, infatti, a non riuscire a discernere fra ciò che è realmente giusto per se e per gli altri e ciò che è manipolativo e distruttivo.
Il soggetto a bassa auto-stima è talmente alienato ed isolato, che desidera solo ed unicamente essere accettato. Per acquisire un valore agli occhi di un altro, è disposto a fare tutto ciò che gli viene chiesto.
4) Esperienze di abuso

Molti aderenti a gruppi estremi, raccontandosi, parlano di vissuti di abuso, fisico e psicologico, che ha indotto loro vergogne, inadeguatezze e sensi di colpa. Sostengono inoltre che il gruppo, al quale hanno aderito, ha donato loro serenità e gioia.
Essi, per il loro passato, sentono fortemente un vuoto affettivo, che contribuisce alla scarsa valutazione di se stessi.
Atteggiamenti e aspettative

Da racconti di ex membri di sette emerge che prima della loro adesione al gruppo, vivevano il presente con un senso di inadeguatezza. Essi desideravano un mondo diverso, più giusto, ma ritenevano di non possedere
sufficienti risorse per migliorarlo. Inoltre vivevano le relazioni, la spiritualità, i rapporti, … in termini funzionali.
Persone con simili caratteristiche sembrerebbero più facilmente manipolabili.

I fattori esterni
La personalità del leader

Secondo Del Re[4] il leader (definito settario) in nome dei suoi ideali, potrebbe arrivare, senza scrupoli, a qualunque delitto. Egli possiede una mentalità che identifica un complesso di norme con i “valori” in senso assoluto e, per la fede incontrollabile nella giustezza delle proprie credenze, ha una notevole capacità a
delinquere. Inoltre egli non dimentica mai la legge etico-religiosa, che coincide in quasi ogni norma con la coscienza sociale e ne sarà solo in parte una modifica.
I leaders carismatici sono solitamente dei visionari apocalittici che acquisiscono un potere di controllo fisico, sessuale e psicologico sui loro seguaci. In molti casi essi poggiano le loro credenze su
interpretazioni di dottrine a loro rivelate o in qualche modo basate su loro geniali scoperte. Si proclamano divinità. Esse manifestano una superiorità personale non discutibile, gratificante dal punto di vista
emozionale. Ne abbiamo già accennato all’inizio del capitolo sulle autoproclamazioni distruttive.

La dottrina e prassi ideologica

La dottrina o ideologia di gruppo presenta le seguenti caratteristiche:

a) Attività religiosa compulsiva.
Gli adepti all’interno del gruppo imparano che tutti gli sforzi servono a ricevere il consenso di Dio o di un
Maestro. Essi dunque lavorano duramente, anche impegnandosi in attività pratiche, nella speranza che un
giorno Dio o il Maestro possa ricambiare in qualche modo il loro zelo, in modo da alleviare magicamente le loro
sofferenze.

La dottrina e le prassi ideologiche del gruppo fanno sì che l’aderente sviluppi la mentalità del guadagno in base al proprio sacrificio .
Proprio per questo molti aderenti sono pronti a sacrificare la propria famiglia, le proprie abitudini precedenti, per
acquisirne nuove è più confacenti alla dottrina del gruppo.

b) Dare per ottenere.
Molti gruppi organizzano frequenti corsi di aggiornamento e di formazione a pagamento per i propri adepti o
chiedono loro una questua periodica. Le continue richieste del leader ai propri seguaci vengono giustificate con la teoria del “più dai più riceverai”. Quindi gli aderenti svilupperanno la mentalità che più investono nel gruppo maggiore sarà la considerazione che il leader avrà di loro. Questo investimento spirituale, ma soprattutto economico, consentirà lo sviluppo di un legame psicologico talmente forte da portare a soddisfare anche richieste più grandi.
c) Induzioni di auto-ossessioni e riconoscenze

Nei gruppi distruttivi l’individuo è tanto ossessionato dalla risoluzione dei propri bisogni da non riuscire a comprendere quelli altrui.
Le persone che vivono in questo stato egoistico sono interessati esclusivamente dal come gli altri possono soddisfare i loro bisogni e sollevarli dalle loro pene.

Il gruppo, mediante la sua dottrina e la sua prassi, convince il singolo di avergli colmato le carenze e di lavorare
esclusivamente per lui. Tale convinzione scatena un senso di riconoscenza e fa attivare il senso di dover ricambiare in ogni modo tale dono.
In questo modo viene saldato il rapporto di dipendenza dell’adepto al gruppo.

d) Estrema intolleranza.
Gli adepti sviluppano una forma di intolleranza nel variare opinioni o espressioni di fede, grazie alle continue
induzioni che ricevono sulla ideologia del gruppo.

Giudicano gli altri e cercano nella vita degli altri la parte negativa. Da una posizione di superiorità disprezzano gli altri per ciò in cui credono e per come manifestano le loro credenze.
I gruppi distruttivi, difatti, insegnano che il mondo va visto in due colori: bianco e nero. Quindi o si è da una parte oppure dall’altra.

La presenza di un nemico esterno è inoltre funzionale alla coesione del gruppo.
e) Induzione del desiderio di evolversi spiritualmente e psicologicamente .

Il gruppo per fissare i propri concetti nella mente degli aderenti induce un addestramento costante. Tale allenamento renderà gli adepti esperti e sempre più meritevoli di gratificazioni e accettazioni.
I programmi di addestramento sono continui e servono a migliorare la salute psichica, emotiva e spirituale degli
adepti.

In questo modo essi vengono indotti a bloccare le informazioni critiche nei confronti del proprio gruppo di appartenenza, riducendo il proprio campo di coscienza.

f) Secondo Robert Cialdini in stati di incertezza o instabilità emotiva, quando risulta difficile prendere delle decisioni, si mostra la tendenza a imitare gli altri.
Fare quello che fanno gli altri, aiuta a sentirsi maggiormente accolto e integrato nel gruppo.
Il gruppo ha, quindi, una funzione di rinforzo per l’apprendimento di certe modalità d’azione.

È per questo che la maggior parte dei gruppi estremi o distruttivi puntano la loro forza sulla coesione di gruppo.
Gli adepti imparano a vestirsi e pettinarsi allo stesso modo, acquisiscono un gergo proprio e modalità d’azione che li differenziano dal mondo circostante.
Questa diversità li convince di essere sulla strada della verità assoluta e di appartenere ad un popolo di eletti.
Tratto Da ‘Controllo mentale e reati: quando le sette diventano organizzazioni criminali ‘

[1] Tinelli Lorita, Tecniche di persuasione tra i Testimoni di Geova, Libreria Editrice Vaticana, Città del
Vaticano, 1998.
[2] Gagliardi Giorgio, I condizionamenti psichici e l’espansione dei nuovi
movimenti religiosi , Dagli atti del XI Congresso Nazionale sul tema Quarant’anni di ipnosi in Italia:
presente e futuro, Firenze, 1998, ed. Giampiero Mosconi.

[3] Arterburn Stephen & Felton Jack, Toxic Faith , A Division of Thomas Nelson Publisher,
Nashville, 1991, pp.32-36
[4] Del Re Michele Claudio, Il reato …, p. 29

di Lorita Tinelli (1999) Tesina presentata al Dipartimento di Criminologia Genrale e Penitenziaria. Relatore Prof. Oronzo Greco, pp.41-47

Riproduzione vietata ©

Le prime reazioni … dopo una trasmissione (Atto primo)

Nel gennaio 2006 Maurizio Costanzo dedica tre puntate di ‘Tutte le mattine’ ad Arkeon, precisamente nei giorni 20, 23 e  27.

A queste puntate partecipano in diversi, tra fuorusciti di Arkeon, aderenti, esperti a vario titolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

Io stessa partecipai, perchè invitata,  ad un’unica puntata, quella del 27 e intervenni telefonicamente, perchè interpellata il 23. La mia presenza in quella discussione fu motivata dal fatto che una delle ospiti citò, durante la sua intevista,  la sottoscritta e il CeSAP come fonti di informazioni su Arkeon. Non ho mai chiesto io di partecipare alla trasmissione nè ho richiesto che nella trasmissione fossero invitate dei fuorusciti di Arkeon. Non è mia abitudine far esporre fuorusciti da gruppi settari.

 

 

 

 

 

 

 

 

Terza puntata del 27 gennaio 2006

 

 

Già a seguito della trasmissione del 20 il ‘Direttore esecutivo e Segretario dell’associazione The Sacred Path’ iniziava ad inviare ai diversi membri di Arkeon una serie di messaggi sotto ricopiati fedelmente dall’originale, con frequenza costante. Tali messaggi mi sono stati inoltrati anonimamente. Li riporto omettendo il nome di colui che li ha inviati, nonchè altri elementi identificativi di altre persone coinvolte. I messaggi in originale sono in mio possesso:

 

 

Messaggio inviato il 20/1/06 alle ore 18,19

Ciao a Tutti,

vi volevo informare che su canale 5 al ‘Maurizio Costanzo Show – Tutte le mattine”  nella trasmissione del 20/1/2006, è intervenuta una persona che ha sparlato del lavoro di Arkeon, seguita dalla telefonata di un’altra persona.

Noi stiamo provvedendo a rispondere nelle modalità e sedi opportune.

Se voi credete di voler dare la vostra testimonianza, parlando, con toni pacati, di voi e di ciò che questo Lavoro ha portato nella vostra vita, potete farlo via sms 33xxxxxx, attraverso il sito www.tuttelemattine.it (oggi – con il pulsante “il tema di oggi”, domai www.ildiariomcs.it – con il pulsante scrivici), oppure anche via mail mcs.raccontando@costanzoshow.net.

Continueremo a tenervi informati, se ci saranno sviluppi.

 

Messaggio inviato il 21/1/06 alle ore 10,42

Ciao a Tutti,

ho reso disponibile, l’estratto della trasmissione sul sito

http://test.thesacredpath.org

User: solo

Pw: soci

Non è il massimo ma vi può dare l’idea

 

 

Messaggio inviato il 21/1/06 alle ore 19,50

Ciao a Tutti,

vi chiedo di non inviare più niente (grassetto dell’autore) alla redazione del Maurizio Costanzo Show.

Grazie a tutti per la collabrorazione

 

 

Messaggio inviato il 21/1/06 alle ore 20,04

Mi fate sapere se avete inviato qualcosa al Maurizio Costanzo Show, o se lo ha fatto qualche vostro allievo e se per caso siete stati o sono stati contattati loro.

E teneteci sempre aggiornati.

Grazie

 

 

Messaggio inviato il 22/1/06 alle ore 9,45

Mi fate sapere se avete inviato qualcosa al Maurizio Costanzo Show, o se lo ha fatto qualche vostro allievo e se per caso siete stati o sono stati contattati loro.

E teneteci sempre aggiornati.

Grazie

 

 

Messaggio inviato il 23/1/06 alle ore 12,22

Ciao a Tutti,

anno parlato anche oggi di noi su canale 5 a “Tutte le mattine”.

Siamo tranquilli, perchè non abbiamo niente da nascondere, siamo anche perfettamente organizzati, abbiamo un comitato che si sta occupando della cosa.

Può essere interessante se, soprattutto i Vs. allievi, vogliono mandare qualche altra testimonianza, non una valanga, semplici e chiare che parlano solo della propria esperienza personale, di un altro modo di vivere il nostro percorso, rispetto a quello presentato in trasmissione.

Grazie

 

 

Messaggio inviato il 23/1/06 alle ore 22.13

Gentili Maestri,

In merito a quanto avvenuto alla trasmissione www.tuttelemattine.it di Mautizio Costanzo, è inutile ribadire che quanto è stato affermato ci ha ferito profondamente.

Nel caso in cui sentiate il desiderio di raccontare la vostra testimonianza via email o sms o desiderate avvisare i vostri allievi in tal senso, vi preghiamo di usare toni pacati e non polemici e – soprattutto – di limitarvi a rappresentare la vostra esperienza e i risultati concreti che il percorso ha portato nella vostra vita.

Nel caso in cui veniate contattati telefonicamente dalla redazione del programma, vi suggeriamo di non dare il consenso alla diretta telefonica, ma di indicare le persone che possono essere contattate a tale scopo:

L. C. (+39 xxx xxxxxxx)

M. B. (+39 xxx xxxxxxx)

G. N. (+39 xxx xxxxxxx)

 

Messaggio inviato il 23/1/06 alle ore 22,48

Ciao a Tutti,

sul sito è disponibile anche la seconda trasmissione

http://test.thesacredpath.org

 

 

Messaggio inviato il 25/1/06 alle ore 17,50

Ciao a Tutti,

parleranno ancora di noi la mattina di venerdì 27 c.m. su Canale 5 alla trasmissione Tutte le Mattine.

Alcune persone sono state contattate per intervenire alla trasmissione.

Nel caso in cui sentiate il desiderio di raccontare la vostra testimonianza via email o sms o desiderate avvisare i vostri allievi in tal senso, vi preghiamo di usare toni pacati e non polemici e – soprattutto – di limitarvi a rappresentare la vostra esperienza e i risultati concreti che il percorso ha portato nella vostra vita.

Possibile filo conduttore per testimoniare la propria esperienza

1. Da dove sono partito, come era la mia vita

2. Dove ho cercato le risposte alle mie domande, quali percorsi ho trovato

3. Come ho trovato Arkeon

4. Quali risultati ha portato Arkeon nella mia Vita.
E’ importante che avvisiate anche tutti i Vs. organizzatori che sono il collegamento con gli studenti perchè tutte le persone che sentono la necessità siano informate. E’ in oltre importante che copia di tutte le testimonianze che verranno inviate giunga anche a noi.

Nel caso in cui veniate contattati telefonicamente dalla redazione del programma, vi sufferiamo di non dare il consenso alla diretta telefonica, ma indicare le persone che possono essere contattate a tale scopo:

L. C. (+39 xxx xxxxxxx)

M. B. (+39 xxx xxxxxxx)

G. N. (+39 xxx xxxxxxx)

 

 

 

Messaggio inviato il 25/1/06 alle ore 22,22

Mail per gli organizzatori e studenti vicini

Ciao a Tutti,

hanno parlato di Arkeon il 20 e il 23 c.m. su Canael 5 alla trasmissione Tutte le Mattine del Maurizio Costanzo Show.

Parleranno ancora di noi la mattina di venerdì 27 c.m. su Canale 5 ore 9 alla trasmissione Tutte le Mattine.

Alcune persone sono state contattate per intervenire alla trasmissione.

Nelle precedenti puntate siamo stati presentati come una setta, ci hanno accusato di abuso della professione medica, e che vengono estorti soldi alle persone e non vengono emesse fatture.

Nel nostro percordo ognuno è libero di scegliere, non vi è anamnesi, diagnosi nè azione terapeutica, non vi è alcun setting psicoterapeutico, e non viene presentata alcuna alternativa alla medicina ufficiale.

Se voi, o altri studenti che vi contattino, non vi riconoscerete in questa definizione di Arkeon e sentite il desiderio di raccontare che la vostra esperienza è diversa potete inviare la vostra testimonianza via email mcs.raccontando@costanzoshow.net o Sms 33xxxxxx.

Vi preghiamo di usare toni pacati e non polemici, che vadano verso e non contro (ricordatevi il Ki-Trainign). Soprattutto, raccontate la vostra esperienza e i risultati concreti che il percorso ha portato nella vostra vita.

Possibile filo conduttore per testimoniare la propria esperienza

1. Da dove sono partito, come era la mia vita

2. Dove ho cercato le risposte alle mie domande, quali percorsi ho trovato

3. Come ho trovato Arkeon

4. Quali risultati ha portato Arkeon nella mia Vita.

Einoltre importante che copia di tutte le testimonianze che verranno inviate giunga anche a noi.

Nel caso in cui veniate contattati telefonicamente dalla redazione del programma, vi chiediamo di non dare subito il consenso alla diretta telefonica, ma di informarci immediatamente della cosa via telefono xxx/xxxxxxx o via mail office@thesacredpath.org

Grazie di tutto.

 

 

Messaggio inviato il 29/1/06 alle ore 8,25

Ciao a Tutti,

Non inviate più niente alla trasmissione e se avete delle testimonianze, inviatele a noi info@arkeon.org

Se venite contattati dalla trasmissione rifiutate gentilmente di parlare, andare in trasmissione o essere in diretta telefonica con la stessa.

Avvisate i vostri organizzatori e a cascata gli studenti.

E’ disponibile la 3 trasmissione nell’area riservata.

 

Messaggio inviato il 30/1/06

Caro Insegnante/Maestro,

con l’avvio della nuova campagna di comunicazione e la pubblicazione del nuovo sito, dobbiamo dare un nuovo taglio ai nostri curricula.

Di seguito troverai delle domande il cui obbiettivo è di guidarti nella redazione del nuovo curriculum e che dovrà raccontare non solo le tue competenze e la tua storia ma soprattutto riuscire a comunicare la tua anima e la tua relazione con il lavoro di Arkeon attraverso le tue parole. Il consiglio è di rispondere di getto e liberamente per poi estrapolare due massimo tre righe per domanda che racchiudano il significato di ciò che volete esprimere:

Questo è lo schema da seguire per redigere il tuo nuovo curriculum vitae:

1. Dati anagrafici

2. Studi e Professionalità

3. Percorso con Vito Carlo Moccia o il vostro Maestro

4. Che cosa è per me Arkeon

5. Cosa mi ha portato

6. Perchè ho scelto di diventare Maestro/a

7. Perchè faccio o cosa significa fare Seminari

Vi abbiamo allegato degli esempi per aiutarvi nella scrittura.

Visti gli ultimi accadimenti abbiamo la necessità di completare in tempi stretti questa operazione. Ti chiedo pertanto di inviare il materiale a ………………….. entro una settimana

Un abbraccio e buon lavoro

Segreteria Associazione The Sacred Path

 

 

Messaggio inviato il 1/2/06 alle ore 8,32

Vi allego la lettera che abbiamo preparato da inviare agli studenti.

In questa fase è opportuno inviarla solo agli studenti che frequentano assiduamente i Vs

Un abbraccio

ALLEGATO:

Cari Studenti di Arkeon/Arkido

teniamo a informarvi che, nella trasmissione “Tutte le mattine” condotta da Maurizio Costanzo nei gg. 20, 23, 27 gennaio u.s., alcune persone che hanno fatto parte del percorso di Arkeon ed altre, che se ne sono occupate dall’esterno, ne hanno parlato in termini non veritieri e distorti, denigrando il lavoro e le persone che se ne occupano.

Questo ha suscitato una forte e diffusa risposta tanto che una grande quantità di mail spontanee sono giunte presso l’Associazione e, direttamente, anche allla redazione della trasmissione.

Ciò ha generato una risposta solidale, spontanea e straordinaria in cui la “tribù” ha manifestato lo stesso sentire: la volontà di testimoniare come la nostra esperienza sia diversa da quella presentata, ricca della molteplicità delle differenti storie e delle vite vissute. Ci fa piacere condividere l’emozione provata di fronte a tante attestazioni di solidarietà, fiducia, fede ed entusiasmo.

L’integrità, la pulizia, la trasparenza del metodo Arkeon tramutano questo evento nell’opportunità di creare una cassa di risonanza nel mondo, per quei valori che appartendono all’essere umano e in cui Arkeon si riconosce. Per questo l’Associazione si è già attivata nell’individuare e sviluppare una strategia per definire le azioni più opportune.

Siamo in attesa di ricevere da Mediaset la liberatoria necessaria per poter pubblicare sul sito le tre trasmissioni andate in onda su Canale 5 in modo che possiate visionarle.

Se sentite di farlo, continuate ad inviare all’Associazione le votre testimonianze, anche quelle che, eventualmente, avete fatto già pervenire direttamente alla trasmissione o soltanto ai vostri Insegnanti e Maestri.

Il nuovo sito Web di Arkeon sarà il centro della nostra comunicazione: pubblicherà il materiale più significativo tra quello pervenuto, consentirà di conoscere e condividere informazioni e notizie, e sarà sempre più interattivo.

L’Ufficio Stampa dell’Associazione si occuperà dei rapporti esterni (radio, TV, giornali, ecc.) ed interni, tenendo conto delle vostre indicazioni. Vi chiediamo di volervi astenere da qualunque comunicazione diretta con i media in generale e di voler indirizzare  all’Associazione qualunque richiesta dovesse pervenire a voi ed alle vostre famiglie.

Vi ringraziamo fin d’ora per la testimonianza e il sostegno che sentirete di darci.

Consiglio Direttivo

Associazione The Sacred Path

 

 

Messaggio inviato il 1/2/06 alle ore 10,32

Ciao a Tutti,

in questo momento è anche importante creare una rete di collegamenti, conoscenze, e professionalità da mettere a disposizione del cerchio.

Perciò se voi o i vostri studenti possono offrire una o più di queste cose fatecelo sapere al più presto.

Un abbraccio

 

E così via ….

I bambini Testimoni di Geova

di David L. Harvey

 

I Testimoni di Geova abusano dei loro bambini? La Torre di Guarida attualmente promuove l’abuso mentale ed emotivo sui minori? Molte sono le persone che si chiedono questo.

Analizziamo come i Testimoni di Geova allevano i loro figli.

Sin dall’infanzia ai bambini viene inculcato di rimanere attivi nell’Organizzazione di Geova. Lealtà ed obbedienza all’organizzazione e diventare anziani sono gli obiettivi di tutti. Questo include la protezione dell’organizzazione e il rifiuto di  tutto quanto c’è di negativo su di essa o sugli anziani.

I bambini sono obbligati a partecipare al servizio ‘di casa in casa’, distribuendo la letteratura geovista. Essi sono arruolati nella Scuola di Ministero Teocratico (un infinito programma di training) dove imparano a parlare in pubblico, come incuriosire gli estranei e come rispondere alle obiezioni.

Come in tutte le organizzazioni che moltiplicano ministri, la distribuzione della letteratura è parte indispensabile per il reclutamento di nuovi membri, che devono pensare e fare le stesse cose.

Il tempo del bambino è completamente manipolato. Egli/ella è impegnato/a per cinque incontri alla settimana. Egli/ella deve leggere le pubblicazioni geoviste, preparare ‘discorsi’ per la Scuola di Ministero Teocratico, essere assegnato/a al Servizio di campo, studiare  per lo Studio del Libro di Congregazione e preparare le presentazioni per la divulgazione della letteratura.

La divulgazione della letteratura comprende sia il Servizio di porta in porta sia la testimonianza per le strade (i Testimoni di Geova si fermano agli angoli delle strade e offrono la Torre di Guardia e Svegliatevi! alla gente).

Ore di servizio, divulgazione della letteratura e visite alle persone già contattate sono riportate mediante un Rapporto di Servizio. Se il bambino è grande abbastanza per condurre uno Studio della Bibbia assieme ad un’altra persona, viene riportato sul Rapporto (il modulo attualmente è costituito da una scheda che raccoglie tutte le personali informazioni sulla persona che fa lo studio). Il bambino deve riportare sul Rapporto il tempo impiegato durante  il mese alla predicazione per essere considerato ‘proclamatore regolare’.  Se inizia in modo ‘irregolare’ ha tre mesi di tempo per acquisire lo stato di ‘regolare’. Se permangono delle irregolarità, egli è soggetto a pesanti incoraggiamenti da parte di anziani e parenti.

Lo schema che segue riporta il tempo impiegato mediamente da un adolescente in una settimana.

ATTIVITA’ ORE SETTIMANALI
Preparazione Servizio di campo 1
Scuola di Ministero Teocratico 1
Studio di Libro di Congregazione 1
Discorso Pubblico 1
Studio de La Torre di Guardia 1
Servizio di Campo (porta a porta e per strada) 2,5
TOTALE ore di servizio per settimana 7,5

Vi sono anche altri momenti di aggregazione cui partecipare.

Due Assemblee di Circoscrizione sono tenute durante la primavera o giù di lì; un’Assemblea di Distretto durante metà dell’estate. Queste per un totale di 9-12 giorni di vivo incoraggiamento e rinforzo a ‘servire Geova e la sua Organizzazione’.

I bambini sono ulteriormente incoraggiati a fare i ‘Pionieri Ausiliari’ durante le brevi vacanze scolastiche e durante l’estate.

Questo ruolo prevede 60 ore di servizio porta a porta  e per le strade al mese. Il tempo utilizzato per la scuola, i compiti a casa, per gli incontri di preparazione  e per tutte le altre attività è addizionato a questo.

I bambini sono saturi! Essi si sentono colpevoli se coinvolti in interessi ‘mondani’ rispetto a quelli ‘del Regno’ (Come può Geova accettare il tuo spreco di tempo in interessi non del Regno?). Essi sono indotti ad un innaturale timore verso il mondo. Ogni cosa fuori dall’organizzazione di Geova è parte del mondo di Satana. Soltanto i Testimoni di Geova appartengono al ‘Popolo di Dio’.  ‘Solo loro lavorano per Lui ed Egli vuole essere venerato solo da loro. Solo loro sono in grado di fare ciò che Lui vuole. Soltanto loro saranno salvati durante Armageddon.

Il timore di indebolire l’organizzazione e la minaccia della pubblica umiliazione della disassociazione sono continuamente indotti in loro sin dalla più tenera età.

Nella scuola pubblica essi spesso sono incoraggiati a non iscriversi a club o a seguire programmi scout, a non partecipare ad eventi sportivi, a feste scolastiche e a salutare la bandiera o cantare inni patriottici (essi devono rimanere seduti quando viene issata la bandiera nazionale). Essi non possono festeggiare compleanni o altri eventi religiosi. E’ scoraggiata l’associazione con non testimoni e qualche volta proibita (Come considera Geova le tue amicizie? Ricorda, cattive amicizie possono danneggiarti).

Certi tipi di trattamento sanitario sono scoraggiati. Spesso il divieto ha messo a serio rischio la vita.

Il trapianto di organi e qualche tipo di vaccino sono stati proibiti negli anni ’50. Nel 1980, si è deciso di accettare il trapianto d’organi.

Le trasfusioni di sangue a tutt’oggi non sono permesse (eccetto per gli emofiliaci). I genitori si attengono al rispetto delle direttive dell’organizzazione  per questi casi. E non è inusuale che essi contravvengono agli ordini giuridici, impedendo la trasfusione per i loro figli. Queste azioni portano ad obbedire alla ‘legge di Dio’ anche se essa cambia nel tempo.

Nel passato ci sono stati intensi scoraggiamenti verso la frequentazione dell’Università. Benchè la Società Torre di Guardia abbia ammorbidito la sua posizione, i ragazzi sono ancora orientati verso una carriera professionale. Una carriera ideale potrebbe essere naturalmente quella del ‘Pioniere a tempo pieno’. Il servizio militare, il coinvolgimento politico (ed anche il voto) sono scoraggiati.

Tutte queste cose portano a forme estreme di controllo mentale. Generosi dosi di induzioni di sensi di colpa, minacce, di vergogna e paura sono usati per programmare e coinvolgere i bambini in forme di lavoro gratuito per l’organizzazione.

I bambini desiderano amore e approvazione da parte dei loro genitori. Essi spesso obbediscono giusto per ricevere attenzioni e considerazioni. Ma l’amore e l’amicizia sono condizionati dal loro essere ‘integri’ nell’organizzazione. Se un bambino rifiuta o commette errori nel suo ruolo, amore e amicizia gli vengono negati. (Questo include genitori, fratelli, e amici).

Gli anziani devono tentare di ‘aggiustare la mentalità’ tanto da eliminare uno spirito debole e malato in una persona ‘sulla strada di Geova’. Coloro che volontariamente escono dal gruppo o ne sono allontanati sono considerati da evitare. Amore, amicizia e contatti sociali cessano istantaneamente. Nessuno può parlare con quel bambino ‘non più allineato’ (ndt), anzi devono trattarlo come morto. Si comincia un soggettivo ed intenso odio nei suoi confronti. Il timore di inumani trattamenti è sufficiente per assicurarsi la fedeltà. Ma qualche volta non è così sufficiente.

La mole di lettere ricevute da parte degli allontanati dai Testimoni, ed i periodici rapporti di suicidio e di malattie mentali nel gruppo, sono indicativi delle reazioni alle induzioni di timore dei capi geovisti.

 

 

Traduzione di Lorita Tinelli

La traduzione non è stata realizzata da una traduttrice professionista, per cui mi scuso per eventuali errori.


I figli delle sette – Ostaggi di un falso dio

 

 

 

02 febbraio 2011 —   pagina 43 – 44- 45   sezione: R2L’ inchiesta

ROMA «Devo modificare il tuo karma». Sul letto ondeggiava una nebbia prodotta dal fumo di candele e incensi. Il “Settimo Saggio” aveva convinto Lisa e Benedetta che con i rapporti sessuali precoci sarebbero state liberate dal “cattivo destino”. «Mi toccava il seno, io rimanevo paralizzata non capendo cosa stava accadendo – ricorda Lisa che aveva 12 anni all’ epoca dei fatti – . Mi diceva di stare tranquilla perché era il mio padrone e mi avrebbe fatto sentire meglio». Nella nebbia purificatrice si celava una minaccia, un molto presunto rito purificatorio inflitto a bambine appena sviluppate, cresciute tra violenze e minacce di “Zio Danilo”. Erano cosa sua, del resto. Nate e cresciute nella comunità romana fondata negli anni Ottanta, schiave insieme alle madri diventate adepte del guru e delle sue profezie cosmiche. Il processo a Danilo Speranza, capo della setta “Re Maya”, inizierà a Tivoli tra pochi giorni. Lisae Benedetta hanno trovato la forza di ribellarsi, sono state accolte nel centro antiviolenza Solidea. Il santone è accusato di violenza sessuale con l’ aggravante di aver compiuto gli abusi grazie a un’ autorità paterna riconosciuta dentro alla “famiglia”. Non esistono statistiche attendibili sui bambini fantasma, vittime delle ossessionie delle paure dei loro genitori. In Francia, dov’ è stata istituita una missione ministeriale per combattere il fenomeno, ci sarebbero 60 mila minori coinvolti. (segue dalla copertina) «Vittime dimenticate, ignorate, perfino negate» secondo l’ Unadfi, Union nationale des associations de défense des familles et de l’ individu victimes de sectes. Telefono Azzurro ha segnalato alle autorità centinaia di casi. «Sono bambini che rimangono imprigionati e assoggettati al progetto dei genitori e a quello della setta – racconta il presidente Ernesto Caffo – incapaci di liberarsi e uscirne da soli». Figli di un Dio impostore. Come la scrittrice Amoreena Winkler, nata trentadue anni fa nella setta apocalittica chiamata proprio Bambini di Dio, operativa anche in Italia sotto l’ altro nome, The Family. Il suo “papà”, considerato tale perché guidava la setta, le ha fatto scoprire il sesso quando aveva quattro anni. «Sono nata in un mondo parallelo, dove la nostra realtà non doveva trapelare all’ esterno» ricorda Winkler nel suo libro appena pubblicato. Nell’ ingranaggio. Se ci cadi dentro vieni proiettato in un microcosmo malato che finge di spacciare serenità. A rimanere impigliati non sono soltanto i creduloni o i soggetti deboli. Al numero verde anti-sette della comunità Papa Giovanni XXIII arrivano in maggioranza telefonate di professionisti, giovani laureati, soprattutto donne. Un milione di italiani partecipano a circa 600 associazioni. Alcune innocue, altre molto meno. «L’ attenzione delle autorità è rivolta soprattutto agli adolescenti cooptati da gruppi satanici, protagonisti di casi di cronaca eclatanti» dice Caffo. «Purtroppo si parla poco dei bambini, anche molto piccoli, che finiscono in altre sette meno conosciute». Il plagio dei minorenni è rapido ed efficace, come scrivere su un foglio bianco. Per prima cosa, vengono allontanati dai coetanei e parenti esterni al gruppo. «L’ obiettivo è spezzare i legami famigliari biologici, perché sono quelli più profondi» racconta Maurizio Alessandrini del Favis, associazione di famigliari delle vittime. «Oggi la giusta definizione di setta – aggiunge-è quella di un gruppo che separa e taglia una persona dal suo nucleo famigliare e sociale. Da un punto di vista criminale è difficile da perseguire. Da noi non esiste una legge sulla manipolazione mentale come quella che esiste altrove in Europa». Per impedire scambi con la “vita di fuori” i bimbi vengono indottrinati tramite lezioni private. Alcune sette impongono ai piccoli il cambiamento del nome, dello stato civile, l’ inserimento in una nuova genealogia. Ci sono casi di genitori talmente irretiti che “regalano” i propri figli al guru di riferimento. Quelli che vengono concepiti all’ interno delle sette spesso non esistono neppure per lo Stato, perché la nascita non viene dichiarata all’ anagrafe. «Il concetto di famiglia è completamente distorto. Il legame tra genitori e figli può essere rinnegato, come quello con i fratelli, dai quali possono essere separati anche fisicamente» racconta il presidente di Telefono Azzurro. «L’ autorità genitoriale e l’ educazione – precisa – vengono attribuite al leader della setta». Alcuni gruppi esortano alla procreazione per incrementare il numero di adepti. Altri non incoraggiano le nascite, altri ancora “selezionano” i membri della setta che devono procreare, indipendentemente dai vincoli coniugali, al fine di generare bambini “speciali”. «Anche se considerati “l’ avvenire” o “gli eletti” della setta, non vengono quasi mai protetti dagli abusi» conclude Caffo. I bambini non scelgono. Il proselitismo tra i minorenni avviene quasi sempre attraverso i genitori. Negli ultimi anni, le scuole sono diventate un nuovo luogo di reclutamento privilegiato per le psico-sette. «Sono gruppi motivazionali che promettono ai più giovani di avere risultati sorprendenti nello studio, nello sport o con gli amici» spiega il presidente del Favis. L’ età del primo contatto si abbassa sempre di più. Il leader del “Metodo Arkeon” ha trovato adepti tenendo i suoi seminari negli istituti superiori. È sotto processo a Bari per maltrattamenti su minori, oltre che per associazionea delinqueree truffa. «I minori non si sono avvicinati spontaneamente ma sono stati introdotti dai loro genitori» racconta Lorita Tinelli del Cesap, tra i più attivi centri di assistenza psicologica e legale per le vittime di plagio. Negli incontri a pagamento di Arkeon, i bambini diventavano testimoni di confessioni su casi di pedofilia e altre perversioni sessuali. «Erano costretti a vivere momenti emotivamente molto forti, una forma di violenza psicologica» spiega Tinelli che ha seguito diversi casi di vittime minorenni. «I bambini che ho incontrato avevano un atteggiamento mite, poco litigioso, ma nel contempo poco affettuoso e privo di curiosità, di iniziativa e di spontaneità». Come il piccolo Sam, 9 anni, un’ infanzia scandita dai riti e dalle preghiere dei genitori adepti. «Nei suoi disegni- ricorda la psicologa- c’ era sempre una figura umana imprigionata tra cielo e terra». Molti bambini si salvano grazie a nonni o altri parenti che riescono ad allertare le autorità. «Per fortuna, negli ultimi tempi c’ è una maggiore attenzione dei giudici. Ma uscire da una setta è comunque uno shock per un bambino- conclude Tinelli- significa sentirsi doppiamente orfani». Come rinascere un’ altra volta, alla luce del sole. – ANAIS GINORI

Arkeon, speriamo non arrivi la prescrizione …

Udienza fissata per il 24 febbraio. Saranno presentate le liste dei testimoni.

La psicloga: “Vivo con la paura di ritorsioni sulla mia famiglia”

Udienza fissata per il processo Arkeon, la setta i cui adepti sarebbero stati manipolati psicologicamente da fantomatici “maestri”, col fine di estorcere denaro e favori di ogni genere. Ma anche per il semplice piacere di sentirsi superiori: paragonati a Gesù, essere artefici del destino di centinaia di persone dalle menti fragili, manipolate come burattini.

Il capo dei burattinai, secondo le accuse – ed i molti filmati che gli stessi adepti di Arkeon hanno postato in rete – sarebbe Vito Carlo Moccia, il “capo-maestro”,  colui che – secondo le dichiarazioni della psicologa Lorita Tinelli, parte civile nel processo nonchè ex consigliere nazionale del GRIS (Gruppo  di ricerca socio religiosa, riconosciuto dalla CEI) e fondatrice del CeSAP (Centro Studi Abusi Psicologici) – era riuscito a controllare le menti dei suoi seguaci, a tal punto che questi veneravano persino la sua immagine. Un dio, quasi, o un messia: tanto che le sue foto venivano poste su degli altari religiosi accanto a delle raffigurazioni di Gesù, come a sottolineare la parità di valore tra le due figure.

E dovevano essere in molti a credere che il Moccia fosse una specie di nuovo messia, tanto che persino un uomo di chiesa, il sacerdote paolino don Angelo De Simone, era diventato non solo adepto arkeon ma anche, per così dire, il sacerdote ufficiale della setta, celebrando matrimoni tra i “discepoli” anche quando questi erano già sposati. Ma non è tutto. Il sacerdote avrebbe, come documentano i filmati sulla setta mandati in onda dalla trtasmissione “Chi l’ha visto?”, avuto per anni rapporti sessuali con due suore. Don De  Simone era di certo in conflitto con la propria coscienza, con il ruolo che rappresentava nella società e, di certo, con la propria fede.

Un conflitto che il Moccia aveva risolto attraverso il ‘metodo’ Arkeon: una serie   di tattiche psicologiche mirate a “liberare” la coscienza di una persona in conflitto con se stessa, a riaffermare un ruolo sociale che il proprio essere metteva in conflitto con i dettami della società moderna. Così unn sacerdote, la cui coscienza soffriva di fronte alla consapevolezza di non riuscire ad arginare la propria sessualità, in totale conflitto con i dogmi della Chiesa, diventava un membto della comunità Arkeon: lì avrebbe potuto essere libero ed avrebbe venerato il suo liberatore, come sempre, il Moccia.

Come don De Simone, altri (si parla di centinaia di persone) sarebbero cadute nelle “trame” di questo gioco psicologico della cui straordinaria efficacia – come sembra anche lo stesso Moccia abbia affermato in un filmato mandato in onda dalle reti televisive – anche lo stesso creatore si sarebbe meravigliato .

Così accadeva che molti venivano convinti di essere stati vittime di abusi sessuali quando erano ancora bambini (abusi di fatto mai avvenuti) , o di essere eterosessuali quando invece erano omosessuali (alcuni sono stati convinti  che la propria omosessualità derivasse da fantomatici abusi sessuali subìti nell’infanzia e sono stati convinti ad unirsi in matrimonio con persone del sesso opposto) o che tutti i problemi da loro incontrati nel corso della vita derivassero da qualche violenza subìta nell’infanzia che, per mezzo dei riti e delle pratiche della setta (il Metodo Arkeon), il Moccia si impegnava ad individuare e portare alla luce e, come è oggetto di indagine, ad utilizzare probabilmente per scopi illeciti. Si parla infatti di donazioni di denaro, anche consistenti, da parte dei  seguaci della setta ai “maestri” ed allo stesso Moccia, nonchè di favori di vario genere e di presunte violenze sessuali.

Quest’ultima imputazione di reato , è al vaglio degli inquirenti del tribunale di Milano (il processo si svolge, in contemporanea, anche in altre città d’Italia, dove sorgevano altre sedi della setta). Ma queste ed altre circostanze saranno confermate o smentite durante il corso del processo, che, il 24 del mese corrente, porterà la formulazione della lista dei testimoni che saranno ascoltati, da entrambe accusa e difesa, in un intervallo di 15 giorni per udienza. Una delle prime testimoni ad essere sentite sarà la psicologa Lorita Tinelli, costituitasi parte civile nel processo.

“Sono oggetto di continue minacce, anche di morte, da parte di alcuni adepti della setta – ha dichiarato la fondatrice del  Centro studi per gli Abusi Psicologici – voglio che sia fatta giustizia e che la macchina della giustizia del nostro Paese non sia così lenta come sembra invece essere”.

La lentezza delle procedure processuali, infatti, potrebbe portare alla prescrizione di alcuni reati imputati a Moccia.

“Continuo la mia lotta contro un gruppo di persone che agisce in modo mafioso – ha continuato la Tinelli – sotto continue minacce e denigrazioni, anche per mezzo di internet (sono molti i blog dei seguaci di Arkeon che gettano fango sulla psicologa nocese ndr), non esco più la sera, sono stata costretta a spostare la sede del mio studio in un luogo abitato e vivo ogni giorno con la paura di ritorsioni su di me e, soprattutto, sulla mia famiglia

Mirko Misceo

Il Quotidiano di Bari, 4 febbraio 2011

Arkeon: Comincia la sfilata dei testimoni nel processo

Torna in aula stamani per la terza volta di fronte al collegio giudicante dopo i primi passaggi preliminari e la costituzione della parti civili, il processo alla psicosetta ‘Arkeon’. Sul banco degli imputati al piano terra di Via H. Nazariatantz una decina di persone accusate d’un vasto giro di truffe e raggiri scoperto circa tra anni fa, a Bari, dopo le denunce di alcune persone truffate con un metodo che ricopiava malamente alcune tecniche indiane.

Nell’ultima udienza dello scorso anno, dunque, celebrata dinnanzi ai giudici della Seconda Sezione Penale (pres Forleo) dopo una lunga camera di consiglio ammise le parti per il risarcimento dei danni nella persona della dottoressa Lorita Tinelli come parte lesa (ma anche  come rappresentante del centro studi contro gli abusi psicologici e l’ordine degli psicologi, mentre furono escluse “Arcigay”  e un’asscociazione di consumatori.

Successimamente l’avvocata difensore di Vito  Carlo Moccia, principale accusato per associazione a delinquere finalizzata all’esercizio abusivo della professione medica, truffa aggravata, calunnia e violenza privata esessuale, prese la parola per precisare alcuni aspetti procedurali, in particolare la genericità di alcuni capi di imputazione, ma il collegio , dopo la replica del Pubblico Ministero Francesco Bretone, preferì rinviare il processo per iniziare a escutete i testumoni.

Ciò anche in considerazione del lungo elenco dei testi presentato dalla difesa degli imputati allo scopo di accertare se le tecniche usate dagli adepti del ‘metodo Arkeon’ fossero innocenti metodi di meditazione e ricerca psicologica, oppure indirizzate a persone fragili, pronte ad aggrapparti a qualsiasi speranza per stare meglio , in cambio  di denaro: persone affette da tumori, Aids o anche coppie sterili. L’introspezione della psicosetta barese, secondo l’impostazione accusatoria, si traduceva in incontri e seminari naturalmente a pagamento, durante i quali i partecipanti venivano bendati, mentre il ‘Maestro’ chiedeva loro di abbandonarsi a strani atteggiamenti di libertà, fisica e verbale. La rete “Arkeon” copriva tutto lo stivale, da Palermo a Roma, fino a Milano, dove è tutt’ora  in corso un altro dibattimento contro lo stesso metodo attuato da Carlo Moccia. A Bari molti invece, secondo la ricotruzione del sostituto Bretone avrebbero partecipato solo ad alcune lezioni, ma altri sono arrivati a sborsare fino a 15mila euro, finendo intrappolati in vere e proprie truffe. Ma per conoscere la verità processuale su “Arkeon” non resta che attendere le  testimonianze a partire da questa mattina nell’Aula Collegiale della Seconda Sezione Penale presso il Tribunale di Bari

Francesco De Martino

3 febbraio 2011

Il Quotidiano di Bari